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La competenza clinica (clinical competence) - concetto più esteso di qualificazione - di individui operanti in un contesto professionale e/o delle stesse organizzazioni - è la risultante di un equilibrio virtuoso tra le risorse dell’individuo (conoscenze, abilità/capacità, e attitudini), gli obiettivi della perfomance, le richieste del contesto (scientifico inerente al profilo professionale, organizzativo, operativo) e le condizioni di esercizio. Per conoscenze si intende il sapere specifico quale esito di istruzione, addestramento, aggiornamento ed esperienza; per capacità e abilità si intende il sapere agire nelle situazioni concrete grazie ad abilità di problem-solving, relazionale e operativa; per attitudini si intende un atteggiamento proattivo globale verso il contesto in grado di sviluppare capacità di scenario (leggere le opportunità, senso di responsabilità, spirito di iniziativa, esercizio del ruolo, autoapprendimento dalle esperienze passate, valorizzazione del lavoro altrui, atteggiamenti e comportamenti professionali…).

Quanto alla performance (individuale e/o organizzativa) affinché questa sia efficace, appropriata e i suoi risultati in linea con gli obiettivi attesi occorre:

  • che l’operatore allinei le conoscenze di cui dispone al ruolo ricoperto in base agli obiettivi organizzativi, mobilizzi le proprie abilità e capacità per tradurre gli obiettivi tecnico-organizzativi in attività programmate e pianificate (controllate) e sviluppi iniziative (individuali e di gruppo) coerenti con il programma di azione
  • che l’organizzazione renda disponibili – anche in base a eventuali standard tecnici scientifici e professionali – risorse, strumenti e condizioni di attività tali da agevolare la realizzazione delle performance e dei risultati attesi

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