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Dalla fine di novembre a Piacenza è finalmente possibile eseguire un esame con tomografo PET/CT. L’ospedale si è infatti dotato di un’unità mobile allestita con l’importante strumento diagnostico, utile in particolare per l’ambito oncologica.

Sono già una cinquantina le persone che in questi primissimi giorni, dopo il collaudo e la calibratura, hanno potuto beneficiare della prestazione, per la quale i piacentini sono finora sempre stati costretti a spostarsi in un’altra provincia.

Il nuovo sistema di produzione United Imaging Healthcare è costituito da tecnologia di ultima generazione completamente digitale: si tratta della prima realizzazione su unità mobile in Europa.

Il mezzo è collocato di fronte all’ospedale di Piacenza e gli esami sono gestiti dall’equipe di Medicina nucleare diretta da Massimiliano Casali, in stretto raccordo con le altre attività del reparto. Il noleggio della tecnologia su un’unità mobile ha permesso di anticipare l’arrivo della diagnostica con tomografo PET/CT a Piacenza rispetto all’installazione di uno strumento tradizionale, che è l’obiettivo finale dell’Azienda e per il quale, a brevissimo, sarà pubblicato uno specifico bando.

“È una soluzione innovativa – evidenzia il direttore generale Paola Bardasi – che ci ha consentito di mettere a disposizione della comunità questa metodica importantissima in tempi brevi; il mezzo è totalmente autonomo e dotato degli indispensabili dispositivi per la preparazione del radiofarmaco necessario per l’esecuzione dell’esame e la relativa somministrazione al paziente. Per Piacenza è davvero una notizia positiva: ne potranno beneficiare tutti i pazienti dell’ambito oncoematologico. Eravamo ben consapevoli che circa 1200/1300 persone all’anno erano costrette ad andare fuori provincia e c’è stato quindi un grande sforzo collettivo di tanti professionisti dell’Azienda, clinici, tecnici e amministrativi, per realizzare questo risultato. Nel frattempo ci stiamo attivando per pubblicare a breve il bando per installare un tomografo PET/CT tradizionale, per il quale abbiamo già messo a bilancio i necessari fondi, direttamente in Medicina nucleare. Nel frattempo, il noleggio del mezzo mobile ci garantisce fino a 12 mesi di attività (eventualmente prorogabili per altri 6). Siamo sicuri che raccoglieremo tante richieste di prestazioni anche da fuori provincia. Contiamo, a regime, di riuscire a fare anche 1800 prestazioni all’anno”.

“Il modello di PET digitale messo a disposizione – evidenzia il direttore Casali affiancato per la presentazione alla cittadinanza da Emanuele Michieletti, direttore dipartimento Funzioni radiologiche – è uno tra i più recenti e il primo a livello europeo installato su mezzo mobile. È uno strumento fondamentale, in particolare in campo oncologico, sia in ambito diagnostico, sia per la pianificazione e il monitoraggio della terapia. Grazie all’acquisizione di questa tecnologia i cittadini hanno a disposizione una tecnologia di alto livello a km zero. Altre componente importanti sono i tempi di refertazione più brevi, l’elevata qualità di immagini e la possibilità di condividere nel sistema aziendale gli studi PET favorendo il lavoro dei gruppi multidisciplinari e il confronto con gli specialisti che, in caso di dubbi, possono confrontarsi con il team di Medicina nucleare in maniera immediata”.

Per il noleggio della PET/TC è stata indetta una procedura aperta telematica: Fora Spa si è aggiudica l’affidamento del servizio, compreso di installazione e manutenzione.

Rispetto a uno strumento analogico, il sistema digitale permette, grazie alla migliore qualità generale delle immagini ottenute, di rilevare anche piccole lesioni e una maggior accuratezza grazie all’aumentata sensibilità dell’apparecchiatura.

“Grazie all’innovazione tecnologica – evidenzia il presidente di Fora Spa, Carlo Quinto Degano - siamo oggi i precursori dell’introduzione in Europa della prima PET-CT digitale mobile. Questa soluzione d’avanguardia presenta vantaggi davvero rilevanti.

La dose di radiofarmaco somministrata al paziente è più bassa, con conseguente minore esposizione alle radiazioni anche per il personale sanitario, nonché tempi di scansione più brevi, con riduzione della durata dell’esame”.

I professionisti sono stati opportunamente formati sotto la regia del direttore Casali, che vanta una competenza clinica specifica nell’applicazione della Medicina nucleare in campo oncologico, neurologico, infiammatorio e infettivo.

La presentazione alla cittadinanza ha visto presenti, il sindaco Katia Tarasconi, il vice presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Calza e il presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria Lucia Fontana.

Ospite d’eccezione l’assessore regionale Raffaele Donini ha salutato i presenti applaudendo il risultato raggiunto che si inserisce nella rete oncologica regionale, costituita in Emilia Romagna dopo il DM 77, di cui è espressione completa, consentendo ai pazienti oncologici di essere presi in carico e curati nel proprio territorio di residenza. La Pet oggi qui a Piacenza consente ai malati di effettuare tutto il percorso di diagnosi e cura “a casa”, nell’ambito territoriale piacentino. E questo grazie all’audacia e al coraggio dell’Azienda Usl e dell’Amministrazione comunale e provinciale di Piacenza che hanno voluto offrire una soluzione concreta per i cittadini, superando i tempi di attesa di produzione e di consegna aziende produttrici e di adattamento strutturale degli spazi del nosocomio. Senza dimenticare che questa tecnologia, che sta già funzionando a Piacenza, è la più avanzata attualmente. Questo è un giorno di festa perché oggi noi qui diamo compimento alla rete oncologica di Piacenza con la migliore tecnologia esistente e un team di professionisti di alto livello”.

Ultimo aggiornamento

07-12-2023 14:12

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