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Antonio Manucra è il nuovo direttore di Medicina e lungodegenza dell’ospedale di montagna e processi di integrazione territoriale a valenza provinciale dell’ospedale di Bobbio, nominato dal direttore generale Paola Bardasi.
La sua consolidata esperienza e il suo impegno nell’ambito della medicina interna e della gestione delle cure prolungate saranno determinanti per il miglioramento dell’assistenza sanitaria nelle aree montane e per l’ottimizzazione dei processi di integrazione territoriale a livello provinciale.
Originario di Sant'Eufemia d'Aspromonte in provincia di Reggio Calabria – “luogo che mi porto nel cuore e che ritrovo qui nel piacentino nelle zone collinari dove vivo” – il dottor Manucra è operativo nell’Azienda Usl di Piacenza, in particolare a Bobbio, dal 2004 dove, dal dicembre 2020, e fino alla nomina a direttore, ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’area internistica. Membro del comitato regionale Creu, il comitato regionale emergenze e urgenza per la gestione del paziente con dolore addominale, che ha come fine creare una sinergia tra territorio e ospedale evitando che il paziente valutato al Cau si senta disorientato e non ben indirizzato, il professionista è anche impegnato nel volontariato come medico sociale in due società di basket piacentine.
Nel suo incarico il dottor Manucra sarà chiamato a consolidare la massima coesione delle equipe, “professionisti con cui lavoro da anni dalla consolidata esperienza sanitaria e dalla spiccata vocazione al lavoro, che vorrei ringraziare uno a uno cominciando dai colleghi Corrado Cappucciati, Stefano Cecere, Mariana Iofrida e Lidia Occhipinti, dalle coordinatrici Federica Delvago, Lara Giovelli e Luisella Zanlunghi, figure di grande importanza all’interno della nostra realtà. Ma un grazie va anche a tutti gli infermieri, gli operatori socio sanitari, i professionisti del 118 che in questi anni di evoluzioni e cambiamenti hanno lavorato uniti con determinazione verso un unico obiettivo: dare una risposta di alto livello ai cittadini”.
Tra gli obiettivi consegnati al dottor Manucra particolare attenzione è data all’assistenza ai pazienti ricoverati in reparto, soprattutto ai cronici lungodegenti e alle persone con riacutizzazione di patologie croniche attraverso un approccio multi disciplinare e multi professionale, oltre alla promozione di strategie che possano migliorare e implementare i sistemi di telemedicina sia per la telerefertazione, sia per il teleconsulto.
“Lavoreremo sul rendere sempre più efficiente e operativo il Cau e il reparto di medicina e lungodegenza – sottolinea il professionista – in modo da garantire ai cittadini assistenza nella piena mission della riforma generale dell’emergenza e urgenza. In linea con le indicazioni del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale ci impegneremo a sviluppare l’assistenza sanitaria territoriale per rispondere alle nuove esigenze di salute della popolazione, puntando su un modello di cure primarie che si interessi della salute e del benessere dell’intera comunità e che sia capace di garantire assistenza continua, facile accessibilità, flessibilità e distribuzione capillare dei servizi. In quest’ottica, essendo noi un avamposto dell’azienda, saremo particolarmente impegnati nel consolidamento del lavoro mutidisciplinare e multiprofessionale con integrazione tra professionisti diversi e interventi diversi accentuando il nostro già vocato concetto di prossimità potenziando, per esempio, il nostro day service puntando sulla collaborazione e lo stretto coinvolgimento dei medici di famiglia. L’intenzione è di portare avanti due percorsi paralleli che mirano a sollevare assistiti a caregiver: pertanto accanto a una nuova programmazione stiamo portando avanti un progetto di potenziamento dei day service già attivi nell'ottica di ottimizzare risorse, personale e tempistiche. Anche sul fronte dell’attività ambulatoriale il nostro impegno mira a garantire in loco la maggior parte della richiesta di prestazioni della vallata anche in virtù dell’abbattimento delle liste d’attesa. Infine, ma non ultimo, lavoreremo su iniziative di sensibilizzazione per la popolazione lavorando in rete con il coinvolgimento del distretto, dei medici di famiglia, dei sindaci e delle associazioni, nell'ottica della medicina preventiva”.
Grande attenzione anche sulla formazione del personale, risorsa e motore fondamentale per la nostra realtà sanitaria che da anni lavora compatto e proattivo per il fine comune: dare la migliore assistenza ai cittadini.
“Ne valorizzeremo le competenze con un piano di formativo che tenga conto dell’offerta aziendale e di eventuali iniziative esterne. Il personale un grande patrimonio da proteggere e rafforzare, una sanità efficiente e un’assistenza rispettosa hanno bisogno di professionisti qualificati e motivati. Su questo sono profondamente impegnato. L’ospedale di Bobbio è in piena evoluzione e il nostro impegno in tema di efficientamento e potenziamento dei servizi dei cittadini è su 360 gradi”.