Segnalazione condotte illecite (whistleblowing)
L’istituto del whistleblowing è uno strumento a disposizione del settore pubblico e privato che si prefigge di regolamentare e facilitare la segnalazione di illeciti di cui il soggetto segnalante sia venuto a conoscenza nell'ambito del proprio contesto lavorativo, anche mediante la previsione di significative forme di tutela nei confronti dello stesso segnalante e degli altri soggetti coinvolti.
In Italia il whistleblowing è regolato dal D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24 e dalle linee guida dell’Autorità nazionale anticorruzione, approvate con delibera n. 311 del 12 luglio 2023.
Disponibile una nota informativa sull’istituto e i canali di segnalazione e le tutele previste a questo link: nota informativa segnalazione condotte illecite.
I dipendenti, i collaboratori o, comunque, chiunque svolge, ha svolto o dovrà svolgere un'attività lavorativa o professionale in favore dell’Azienda Usl di Piacenza che intendono segnalare situazioni di illecito (fatti di corruzione ed altri reati contro la Pubblica amministrazione, fatti di supposto danno erariale o altre tipologie di illeciti amministrativi, contabili, civili o penali), di cui siano venuti a conoscenza, sono tenuti a osservare la procedura di seguito descritta secondo le linee guida Anac disponibili nella sezione Amministrazione trasparente.
Canale interno
Per i dipendenti pubblici e per tutto il personale che a vario titolo svolge attività per l’Azienda USL di Piacenza la segnalazione di illeciti può essere presentata con le seguenti modalità tramite:
- on line: utilizzando la piattaforma dedicata che utilizza la tecnologia opensource Globaleaks (la medesima adottata da Anac che ha ricevuto parere favorevole dal Garante privacy), ritenuta dagli esperti fra le più efficaci a livello mondiale in termini di sicurezza e che garantisce, tramite il ricorso a strumenti di crittografia, la riservatezza dell’identità della persona segnalante, della persona coinvolta, della persona menzionata nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della eventuale documentazione inoltrata.
- In fase di registrazione della segnalazione la piattaforma restituisce un codice identificativo univoco di 16 cifre (key code) da conservare con cura e necessario per dialogare con il responsabile per la prevenzione della corruzione e trasparenza (RPCT) e ricevere aggiornamenti sullo stato di lavorazione della segnalazione inviata; questa modalità informatizzata può essere utilizzata per segnalare condotte illecite, crittografata (significa criptata o cifrata cioè i dati vengono trasformati in forma illeggibile, per proteggerli dall’accesso non autorizzato) e a tutela del SEGNALANTE (il cosiddetto whistleblower);
- incontro verbale diretto o in forma scritta, mediante dichiarazione al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (RPCT) dell’Azienda Usl di Piacenza contattandolo al numero 331.1361098 o scrivendo all’indirizzo rpct@ausl.pc.it – alla pec: rpct@pec.ausl.pc.it - ufficio collocato al piano terra stanza 007 della sede di via Anguissola, 15 – Piacenza;
- posta elettronica, indirizzando in via riservata a Miriam Bisagni, Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (RPCT), Azienda Usl di Piacenza, via Anguissola 15 - 29121 Piacenza
mail: rpct@ausl.pc.it
pec: rpct@pec.ausl.pc.it
Canale esterno
Tramite Anac a questo link segnala.anticorruzione.it/form se le indicazioni precedenti non hanno funzionato.
- Le segnalazioni possono essere fatte anche in forma anonima. In quest'ultimo caso, è importante che le medesime siano ben circostanziate, dettagliate, complete, verificabili ed eventualmente, ove possibile, supportate da elementi probatori, considerata l'impossibilità di richiedere eventuali approfondimenti.
- Le informazioni sul trattamento, da parte dell'Azienda Usl, dei dati personali del segnalante e delle persone coinvolte nella segnalazione, sono consultabili al seguente link : www.ausl.pc.it/it/privacy/trattamento-dei-dati-personali/informativa-whistleblowing
Vuoi segnalare un comportamento illecito?
Istruzioni per l’uso
È possibile accedere all’applicazione informatizzata tramite il portale Ausl di Piacenza al seguente link
Registrando la tua segnalazione su questo portale, otterrai un codice identificativo univoco, “key code”, che dovrai utilizzare per “dialogare” con Responsabile della prevenzione della corruzione (RPCT) in modo spersonalizzato (cioè evita l’uso di elementi personali, dettagli o informazioni che potrebbero identificare direttamente la persona che agisce o parla) e per essere costantemente informato sullo stato di lavorazione della segnalazione inviata.
Info: ricordati di conservare con cura il codice identificativo univoco della segnalazione, in quanto, in caso di smarrimento, lo stesso non potrà essere recuperato o duplicato in alcun modo.
Entro 7 giorni dalla segnalazione tramite portale si riceve una risposta sulla presa in carico della segnalazione o richiesta di approfondimenti.
Tutela della riservatezza
L’identità della persona segnalante e qualsiasi altra informazione da cui si potrebbe evincere, direttamente o indirettamente, tale identità non possono essere rivelate, senza il consenso espresso dello stesso.
Nello specifico:
- l’identità del segnalante non può essere rivelata a persone diverse da quelle competenti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni;
- la protezione riguarda non solo il nominativo del segnalante ma anche tutti gli elementi della segnalazione dai quali si possa ricavare, anche indirettamente, l’identificazione del segnalante;
- la protezione della riservatezza è estesa all’identità delle persone coinvolte e delle persone menzionate nella segnalazione fino alla conclusione dei procedimenti avviati in ragione della segnalazione, nel rispetto delle medesime garanzie previste in favore della persona segnalante.
Cosa è importante sapere sulla riservatezza!
Nell’ambito del procedimento penale, l’identità del segnalante è coperta dal segreto nei modi e nei limiti previsti dall’articolo 329 del codice di procedura penale.
Nell’ambito del procedimento dinanzi alla Corte dei conti, l’identità del segnalante non può essere rivelata fino alla chiusura della fase istruttoria.
Nell’ambito del procedimento disciplinare, l’identità della persona segnalante non può essere rivelata, ove la contestazione dell’addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione, anche se conseguenti alla stessa. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell’identità della persona segnalante sia indispensabile per la difesa dell’incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare solo in presenza del consenso espresso della persona segnalante alla rivelazione della propria identità.
La segnalazione è sottratta al diritto di accesso agli atti previsto dalla Legge 241/1990 e s.m.i. e di tutte le forme di accesso civico generalizzato.
Vuoi saperne di più?
A tutela dell’integrità aziendale sono disponibili i seguenti documenti:
- Link al Piao sezione dei rischi corruttivi e trasparenza (aggiornato annualmente)
- https://trasp.ausl.pc.it/SeriesItem.aspx?IdSeriesItem=60338 - Link al codice del comportamento e al corso di formazione FAD sull’orgoglio di lavorare in ambito sanitario