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Oltre 12mila accessi nel primo mese di attività, 1 ora e 25 minuti il tempo medio di attesa, con l’83% dei pazienti (8 su 10) che trovano assistenza e cura direttamente all’interno della struttura e l’84% che vi accede in orario diurno. Tra i principali motivi di accesso, problemi di tipo ortopedico e gastrointestinale e disturbi minori, proprio quelle urgenze a bassa complessità per cui la Regione ha istituito i Cau.

Ė la fotografia, aggiornata al 28 dicembre, del primo mese di attività di 16 Centri di assistenza urgenza dell’Emilia-Romagna, dei 19 già attivi su tutto il territorio, sempre alla stessa data.

I numeri riguardano in particolare i Cau di Piacenza, Parma; Reggio Emilia; Castelfranco Emilia (MO); Budrio, Vergato, Navile e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Comacchio, Copparo, Ferrara e Portomaggiore (FE); Cervia (RA) e Cattolica (RN).

“Il monitoraggio - afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - conferma la buona partenza per tutti i Cau, nonostante la complessità del periodo dovuta alla stagione invernale, con una maggiore diffusione di influenza e Covid: i tempi di attesa sono limitati e la quasi totalità dei pazienti trova risposta e soluzione al proprio problema direttamente all’interno della struttura. Questa riorganizzazione va nella giusta direzione. Nei Centri di assistenza per le urgenze valorizziamo la professionalità della continuità assistenziale e i medici in formazione specialistica. Diventeranno sempre più un riferimento per i cittadini per le prestazioni urgenti di bassa criticità. A tutti i professionisti impegnati nei Cau e nella Continuità assistenziale va il mio ringraziamento per il loro costante impegno e la loro dedizione, fondamentali per assicurare i risultati che questi numeri certificano".

In sintesi, al 28 dicembre nei 16 Cau monitorati i numeri del primo mese di attività sono: oltre 12mila accessi, l’84% dei quali in orario diurno (compresi i 4 centri del ferrarese e quello di Imola aperti solo di giorno); in media 18,5 accessi al giorno al mattino (dalle 8 alle 14), 16,4 al pomeriggio (dalle 14 alle 20) e 11,3 accessi medi al giorno in orario notturno (dalle 20 alle 8); la maggior parte dei pazienti (83%) inviati al medico curante a conclusione del percorso, quindi con assistenza e cura prestata in loco; tempi di attesa mediamente pari a 1 ora e 25 minuti; casistica in maggior parte (52%) ortopedica, gastro-intestinale e relativa a disturbi minori.

Per potenziare la comunicazione con i cittadini e per chiarire ogni dubbio e rispondere ai quesiti, la Regione ha pensato a una serie di possibili domande a cui viene data risposta nella sezione Domande/Risposte, ovvero Faq Frequently asked questions - domande poste frequentemente all’interno della pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza urgenza sul sito della Regione.

Ultimo aggiornamento

29-12-2023 16:12

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