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Nuovo appuntamento, oggi pomeriggio, con “Stelle sonanti-Musica nei luoghi di cura”, un percorso musicale lungo un anno (dieci tappe in dodici mesi, con l’esclusione solo di luglio e agosto) offerto dall’Azienda Usl di Piacenza insieme agli Amici della Lirica e l’Orchestra Dedicata.
Su quella da tutti conosciuta come Villa Speranza (Residenza per il trattamento intensivo) oggi è scesa, soave ma coinvolgente, la luce di Polluce-Doppia, la stella associata all’evento musicale in programma. Un evento introdotto, nella fattispecie, dalle parole di Chiara Vizzaccaro, responsabile della Residenza trattamento intensivo della Emergenza urgenza psichiatrica: "Siamo felici che il nostro reparto sia stato fra quelli scelti per questa iniziativa. La musica è importante per chi cerca di ripartire e ritrovarsi". La stessa dottoressa, alla fine, ha congedato tutti i presenti con la suggestiva frase-emblema del concerto: “Protetti dal potente bagliore di Polluce, siamo felici di ascoltare musiche che possono aiutarci a ritrovare il nostro spazio interiore. Ancora più felici, oggi, di ascoltare una musica che viaggia di stile in stile, di epoca in epoca, alla ricerca del bello in tutte le sue disparate, e ancora una volta luminosissime, forme”.
Disparate, si diceva, perché in scena non è andata solo la classica "pura". Mario Mauro al violino e Claudio Saguatti al contrabbasso (Kairos String Duo) hanno infatti proposto un menù di mirabolante varietà che ha toccato le musiche di Georg Friedrich Händel, come quelle di Jimi Hendrix e Astor Piazzolla, proponendo quindi un ardito e piacevolissimo ed errante excursus fra barocco, tango e rock.
Un autentico viaggio, con un luogo di partenza più che mai evocativo: il 25 di Brook Street, zona Mayfair, a Londra. Lì Händel visse a lungo, fra il 1723 e il 1759. Secoli dopo - ecco il fil rouge - fra il 1968 e il 1969 ci visse anche quel Jimi Hendrix che il duo ha oggi celebrato con ipnotiche versioni di "Little wing" e "Voodoo chile".
Ricordiamo la Fondazione Piacenza e Vigevano, la Banca di Piacenza e la Fondazione Polli Stoppani per il prezioso sostegno a tutte le tappe del progetto “Stelle sonanti”, un programma ambizioso che si inscrive nel costante processo di umanizzazione dei luoghi di cura promosso e incoraggiato dall’Azienda Usl di Piacenza. Affinché gli ospedali, ma più in generale tutti i luoghi di cura, mettano sempre al centro la persona – con tutte le sue umane fragilità – e non solo il paziente.
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