Salta al contenuto

Farmaci più semplici da assumere, sicuri anche per trattamenti a lungo termine, e soprattutto cure sempre più personalizzate: è questo il cuore dell’intervento di Davide Imberti, direttore della Medicina interna dell'ospedale di Piacenza, al congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina interna che si è tenuto al Centro Lingotto di Torino.

Lo specialista ha presentato un importante aggiornamento sulla gestione delle terapie anticoagulanti per i pazienti colpiti da tromboembolismo venoso, come embolia polmonare o trombosi venosa profonda. Una condizione che riguarda migliaia di persone ogni anno e che, oggi, può essere affrontata in modo molto più mirato rispetto al passato.

"Dopo i primi tre mesi obbligatori di trattamento – ha spiegato Imberti – la scelta se proseguire o sospendere la terapia dipende da una valutazione personalizzata del rischio di recidiva e di sanguinamento". La vera novità, dunque, sta nell’approccio “su misura”: la durata e l’intensità del trattamento non sono più uguali per tutti, ma vengono decise in base al profilo di ciascun paziente, con l’aiuto di strumenti diagnostici e parametri clinici aggiornati.

Il professionista piacentino ha inoltre evidenziato la disponibilità di nuove terapie a basso dosaggio, facili da gestire e ben tollerate. 

Fondamentale, infine, il ruolo attivo del paziente nelle decisioni terapeutiche. “La scelta finale deve essere sempre condivisa: solo così la terapia è davvero efficace. Ogni giorno - conclude - cerchiamo risposte per pazienti sempre più complessi e confrontarci con colleghi da tutta Italia è un’occasione per crescere”.

Un contributo che conferma l’impegno dell’Azienda Usl di Piacenza nel portare innovazione e attenzione alla persona anche nei grandi appuntamenti della medicina nazionale.

Ultimo aggiornamento

23-05-2025 09:13

Non hai trovato quello che cercavi?

Segnala un problema e aiutaci a migliorare il servizio, oppure parla con noi.