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Il diabete è una malattia cronica che può colpire anche durante l’infanzia. In Italia, l’incidenza del diabete mellito di tipo 1 è di circa 8.1 su 100.000 bambini ogni anno. Questa forma di diabete è causata da un malfunzionamento del pancreas, che non produce o produce in quantità insufficiente l’insulina, un ormone che favorisce l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’organismo.

I sintomi del diabete infantile possono essere talvolta non riconosciuti, ma ci sono alcuni segnali a cui i genitori dovrebbero prestare attenzione:

- i bambini possono fare pipì molto spesso, tanto da doversi alzare anche di notte

- aumento della sete con necessità di bere più dell’abituale

- aumento dell’appetito

- perdita di peso: nonostante l’aumento dell’appetito, i bambini possono perdere peso.

Se si notano questi sintomi, è importante rivolgersi al proprio pediatra. Basta un semplice esame delle urine per fare una diagnosi. Ma è molto importante che questi segnali vengano riconosciuti in maniera tempestiva per evitare profonde modificazioni metaboliche che possono essere anche rischiose per la vita

“L’incidenza del diabete – evidenzia Sara Riboni, responsabile dell’ambulatorio Diabetologia pediatrica - è in aumento in tutte le fasce di età. In età pediatrica si manifesta il diabete di tipo 1: una malattia autoimmune che si caratterizza per l’incapacità dell’organismo di produrre insulina. I campanelli d'allarme sono bere e urinare tanto: in presenza di questi sintomi è sufficiente un esame delle urine per fare una diagnosi o raccogliendo una goccia di sangue dal polpastrello delle dita. Se questi segnali non vengono riconosciuti in modo tempestivo l’organismo subisce delle profonde modificazioni metaboliche che posso portare a un’alterazioni del respiro e dello stato di coscienza fino al coma. Una volta fatta la diagnosi, la cura prevede la somministrazione di insulina in sottocute. Il problema è conciliare la terapia con la quotidianità di un bambino o di un adolescente. I Pediatria e neonatologia, diretto dal professor Giacomo Biasucci, segue circa 60 pazienti con un team dedicato di medici. Accanto a me opera il dottor Giuseppe Cannalire, l’infermiera Barbara Coperchini, la dietista Chiara Perri e la psicologa Giulia Bensi. Ci avvaliamo di supporti tecnologici per la somministrazione di insulina tramite pen e sistema di microinfusione: strumenti delle dimensioni di un cellulare, che consentono di modulare la somministrazione di insulina adattandola ai differenti fabbisogni della giornata e della notte. Le rilevazione della glicemia avviene con sensori che misurano la concentrazione del glucosio nel liquido sottocutaneo nelle 24ore. Tramite apposite piattaforme è possibile monitorare i dati degli strumenti anche attraverso la telemedicina a distanza, il che ci consente di essere vicini ai nostri pazienti anche a distanza fornendo consigli di terapia tempestivi adattabili al momento che sta vivendo il paziente”.

Ultimo aggiornamento

15-11-2023 12:11

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