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Sono trascorsi tre anni dalla scomparsa di Elisa e Costantino, i due ragazzi tragicamente annegati nel Trebbia a Calendasco nel gennaio 2022 insieme agli amici Domenico e William. Il loro ricordo, però, resta vivo nel cuore di chi li ha amati e continua a farlo ogni giorno.

In loro memoria sono state promosse numerose iniziative: un libro scritto dal giornalista Valerio Millefoglie e pubblicato da Mondadori, un’etichetta discografica, album musicali, concerti e una borsa di studio dedicata a Elisa per gli studenti di Calendasco.

L’ultima iniziativa, in ordine di tempo ma non certo l’ultima in assoluto, è la donazione di un monitor multiparametrico a Pediatria e neonatologia, diretta dal professor Giacomo Biasucci. Questo strumento, fondamentale per la valutazione clinica dei bambini e dei ragazzi ricoverati, permette di rilevare tempestivamente eventuali variazioni nei parametri vitali, segnalando un possibile aggravamento o cambiamento delle condizioni generali. Il dispositivo, che arricchirà la dotazione del reparto, viene posizionato accanto al letto del paziente e collegato alla centrale di monitoraggio della guardiola infermieristica, consentendo al personale medico di controllare costantemente lo stato di salute senza disturbare il bambino.

A ricevere la donazione sono stati il direttore generale Paola Bardasi, il professor Giacomo Biasucci e la coordinatrice Eliana Tripolini.

"Mantenere vivo il ricordo di Elisa e Costantino, del loro amore e delle loro passioni, è il motore che ci spinge a realizzare queste iniziative e a progettarne di nuove – ha sottolineato Antonella Grandini, mamma di Elisa, affiancata dal marito Giovanni Bricchi e da Sabrina Rizzi, madre di Costantino - Tutto nel segno della solidarietà, per aiutare il prossimo, proprio come avrebbero fatto i nostri ragazzi. Abbiamo scelto di destinare alla comunità quello che avremmo speso in un anno per i fiori al cimitero, trasformandolo in un gesto concreto di supporto. Con i mille euro raccolti abbiamo voluto donare questo strumento alla Pediatria, affinché possa essere d’aiuto ai piccoli pazienti nei momenti più difficili. Ma non ci fermeremo qui: abbiamo tante altre idee e questa sarà solo la prima di una serie di donazioni per la città di Piacenza".

Il direttore generale Paola Bardasi ha espresso la propria gratitudine. "Ringrazio di cuore i genitori di Elisa e Costantino per la generosità dimostrata nei confronti della nostra Pediatria e. Il nostro Servizio sanitario regionale non si limita a garantire cure di eccellenza, ma pone al centro il benessere del paziente, riconoscendo non solo i bisogni fisici, ma anche quelli emotivi. Il nostro obiettivo è superare un approccio puramente prestazionale per offrire risposte su misura, con un’attenzione particolare ai bambini. L’umanizzazione delle cure si basa sulla personalizzazione dell’assistenza e sulla costruzione di relazioni improntate alla gentilezza, all’ascolto e al rispetto. È un principio che adottiamo in tutti i reparti e che il professor Biasucci e il suo team applicano con passione e competenza".

Anche il professor Biasucci ha sottolineato l’importanza del gesto. "Sono emozionato e commosso a ricevere questa donazione. Offrire la migliore assistenza possibile ai nostri piccoli pazienti è la nostra missione e queste donazioni ci aiutano a raggiungere l’obiettivo. Il nostro prossimo traguardo, una volta conclusi i lavori di ristrutturazione, sarà installare un monitor in ogni stanza, perché migliorare l’esperienza di ricovero significa anche ridurre il disagio della degenza e favorire la guarigione. Il monitor multiparametrico donato trasmette in tempo reale i parametri vitali alla postazione in guardiola tramite telemetria, consentendo un controllo costante e discreto. Grazie a questa tecnologia, il personale sanitario può monitorare i pazienti senza interferire con la loro quotidianità, garantendo un ambiente più sereno e meno stressante".

Ultimo aggiornamento

07-04-2025 15:17

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