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Un dono importante, peraltro doppio, quello presentato oggi all’ospedale di Fiorenzuola. Due massaggiatori cardiaci esterni a servizio degli operatori sui due mezzi del 118 che partono da Roveleto e Fiorenzuola.
Il dispositivo consente di proseguire con le compressioni anche durante il trasporto dei pazienti in ambulanza, momento in cui gli operatori sono al fianco della persona per continuare l’assistenza.
Gli strumenti, del valore di circa 17mila euro l’uno, sono stati donati dalla Pro loco di Lugagnano. L’associazione ha fatto da raccordo per diverse ditte del territorio che si sono unite per raccogliere il denaro necessario per acquistare la strumentazione.
Con i due dispositivi al servizio delle auto infermieristiche della Valdarda sono in tutto tre i dispositivi attivi sul territorio, compreso quello a Bobbio.
Paola Bardasi, direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, ha aperto gli interventi: “Difficilmente manco a un appuntamento che vede protagonista il 118, perché lo ritengo un servizio essenziale per la nostra sicurezza. Ancora di più, in questo momento, proprio a Fiorenzuola. Da pochi giorni, qui, ha infatti aperto il Cau, un nostro fiore all’occhiello. Si è discusso, a tal proposito, della questione sicurezza e di nuovo ci tengo a ribadire che nulla di sostanziale cambia e cambierà per l’organizzazione del sistema 118 . Il Cau di Fiorenzuola tratta casi semplici, urgenti ma non gravi. Nulla di diverso, quindi, rispetto a prima. L’organizzazione del sistema 118, che era già efficace e validata dalla Regione, rimane inalterata. Anzi, c’è un miglioramento. A Fiorenzuola estendiamo la ricettività delle ambulanze di 14 ore. Il Cau di Fiorenzuola è infatti aperto 24 ore su 24, sette giorni su sette. Questo vuol dire che tutti i codici non gravi (i codici 1) potranno essere per la maggior parte indirizzati in quella sede con i trasporti in ambulanza. Gli abitanti della Val d’Arda potranno essere curati più vicino a casa.
E per i cosiddetti codici gravi e molto gravi? La prima destinazione resta Piacenza, poi Parma. Rinnovo quindi il solito importante invito: in presenza di dolore toracico (e quindi sospetto infarto) o di sintomi tipici dell'ictus, chiamate il 118, non perdete tempo a raggiungere l’ospedale perché una manciata di minuti, in questi casi, possono essere decisivi”.
Carlo Raggi, tra i principali promotori dell’iniziativa, ha sottolineato come gli strumenti di questa donazione siano stati chiesti dagli operatori sanitari: “È un gesto che nasce da un’esigenza reale, viva”. “Non è stato facile reperire i fondi – ha osservato –, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Passo dopo passo, da soli. Oggi i massaggiatori ci sono e grazie a questo il nostro territorio è più protetto”. Gli ha fatto eco Gloria Azzalin, presidente della Pro loco Lugagnano Valdarda: “La Pro loco deve portare avanti e diffondere la cultura del dono. In questo caso abbiamo fatto da collettore, diventando un punto di riferimento per la raccolta dei fondi. Ruolo che siamo pronti a interpretare ancora in futuro”.
Alessandro Gandolfi, coordinatore Emergenza territoriale 118 dell’Ausl di Piacenza, oltre a rivolgere un sentito grazie a chiunque si sia speso per rendere questo dono realtà, ha offerto ai presenti una dimostrazione di come funzionano i massaggiatori cardiaci coinvolgendo i colleghi autisti soccorritori e infermieri presenti: “Questa apparecchiatura agevola il nostro mestiere, rendendo il nostro intervento più tempestivo ed efficace soprattutto quando facciamo trasporti lunghi”.
Si tratta di dispositivi che, posizionati sul torace della persona colpita da arresto cardiaco, eseguono una serie di compressioni toraciche esterne con cadenza regolare e profondità bilanciata sulla persona. Uno strumento di supporto importante per gli operatori sanitari che consente loro di agire sul paziente assistendolo, per esempio, nella respirazione, mentre il massaggiatore cardiaco continua ad agire sul ritmo cardiaco.
Tra le autorità, il primo a intervenire è stato Antonio Vincini, sindaco di Lugagnano, che si è detto “orgoglioso, come rappresentante di tutta la comunità, per questa iniziativa che va a beneficio dell’intero territorio”. Romeo Gandolfi, sindaco di Fiorenzuola, ha lodato Raggi per l’idea e l’entusiasmo, oltre alla Pro loco “spesso il braccio invisibile delle amministrazioni”. “Un risultato davvero importante. Agire manualmente, in questi casi di grande emergenza, è molto faticoso. La tecnologia ci può dare, in questo senso, una grande mano”. Davide Pappalardo, assessore del Comune di Cadeo, in rappresentanza del sindaco, Maria Lodovica Toma, ha chiuso gli interventi accodandosi ai sinceri grazie dei suoi colleghi. “Sono strumenti preziosi, quelli di cui stiamo parlando oggi – ha osservato. Importante anche la rete che si è creata: istituzioni, imprese e volontariato tutti dalla stessa parte. Così si possono fare grandi cose”.
Infine, è stato consegnato un simbolico ringraziamento, un diploma, a tutte le aziende che hanno contribuito all’acquisto dei due massaggiatori cardiaci. Tante le firme in calce a questo dono: Acef, Alfaplast, Auser, Bcs, Biffi Italia, Carpenteria DORO, Cegs, Dipa Sport, Franzini, GM Termosanitari , Pallex, Paradisi, Pavicrea, Pavinord, Polykemical, Rancatarfufi, Saib, Salso impianti, Vanessa Emerson, Vetrucci.