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Si è chiusa, con la presentazione dei project work dei quattro gruppi di lavoro, la fase residenziale del percorso formativo promosso dall’Azienda Usl di Piacenza e dedicato alla figura dell’infermiere di famiglia e comunità. L’appuntamento si è svolto nella sala Colonne dell’ospedale di Piacenza, alla presenza della commissione di valutazione e di tutti i partecipanti coinvolti nel progetto.

Questo percorso rappresenta una tappa significativa nel processo di rafforzamento dell’assistenza territoriale, che vede sempre più la casa come primo luogo di cura e punta a prendersi carico del sistema famiglia, all’interno della comunità di riferimento, con un'attenzione particolare alle persone più fragili.

Durante la mattinata, ogni gruppo ha illustrato il proprio elaborato progettuale, frutto di un intenso lavoro di squadra sotto la guida dei rispettivi tutor. I progetti hanno evidenziato approcci innovativi e concreti per affrontare i bisogni sociosanitari dei cittadini in un’ottica di prevenzione, prossimità e personalizzazione dell’assistenza.

“Il livello dei lavori presentati è stato davvero elevato – ha commentato Andrea Contini, direttore assistenziale dell’Azienda Usl di Piacenza –. Abbiamo potuto toccare con mano la competenza, l’impegno e la passione con cui questi professionisti stanno affrontando la loro evoluzione. È un segno tangibile che la strada intrapresa è quella giusta”. “Dietro a ogni progetto c’è la volontà di migliorare, di innovare, di proporre soluzioni concrete per i bisogni delle persone e dei territori. Gli infermieri di famiglia e comunità sono il primo volto del nostro servizio sanitario regionale nelle case delle persone: un volto che ascolta, che accompagna, che si prende cura. Oggi, con le competenze acquisite, sono ancora più pronti a raccogliere le sfide di una comunità che cambia e chiede un’assistenza sempre più integrata, continua e personalizzata.”

L’infermiere di comunità si conferma una figura chiave nel facilitare l’accesso alle cure, individuare precocemente i bisogni socio-sanitari, favorire l’integrazione tra i servizi del territorio e promuovere la salute , specie in un contesto segnato da invecchiamento, solitudine e cronicità diffuse.

La formazione non si ferma qui: i partecipanti proseguiranno ora il loro percorso con una fase di tirocinio clinico sul campo, per mettere in pratica le competenze acquisite e rafforzare il loro ruolo all’interno dei team multidisciplinari che operano quotidianamente nei Comuni della provincia.

Ultimo aggiornamento

22-05-2025 11:52

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