Salta al contenuto

Anche la comunicazione è parte integrante del percorso di cura. Con questa logica, e con una grande e costante attenzione al benessere dei propri pazienti, gli infermieri del Day hospital di Oncologia sono stati ispiratori di una bella iniziativa poi concretizzata da Amop, l'associazione malato oncologico piacentino.
Da oggi nella sala d’attesa del reparto sono stati infatti installati alcuni pannelli informativi realizzati dall'illustratrice Alessandra Repetti, che rendono l’atmosfera di questo luogo di cura più gradevole e colorata e forniscono alcune utili (e simpatiche) indicazioni ai pazienti per migliorare il loro accesso alle terapie oncologiche. “È un’iniziativa nata su suggerimento dei professionisti assistenziali – ha messo in evidenza il direttore di Oncologia Elisa Anselmi – che ha trovato realizzazione grazie alla collaborazione di Amop. Può sembrare un’idea semplice ma si tratta di messaggi educativi e di rinforzo per i nostri malati. Lo stile scelto è stato volutamente semplice e diretto, anche un po’ ironico”. “Sono contenta che le immagini – ha evidenziato l’illustratrice Repetti – possano essere utili; il simbolico è un linguaggio che arriva subito agli altri”.
“Confermo che i pazienti hanno sempre dimostrato grande stima per questo reparto – ha aggiunto il direttore generale Paola Bardasi – soprattutto per la grande attenzione di tutta l’equipe al rapporto con le persone. Qui si respira la massima sensibilità verso chi, per altro, sta attraversando una fase di fragilità della propria vita. Questi pannelli contribuiscono a rendere l’ambiente ancora più piacevole e armonioso”.
“Siamo orgogliosi che il progetto – ha detto Monica Muroni, responsabile assistenziale del dipartimento di Onco ematologia – sia partita da infermieri e operatori sociosanitari. La comunicazione è parte integrante della cura”. “I pannelli – ha evidenziato Romina Piergiorgi, presidente di Amop – sono stati installati non solo a Piacenza ma in tutti i punti della rete oncoematologica aziendale e quindi anche a Bobbio, Bettola, Castel San Giovanni e Fiorenzuola”. “Grazie ancora all’associazione anche per la presenza quotidiana dei volontari – ha concluso la dottoressa Anselmi – nella sala d’attesa: con gesti semplici ma preziosi, come una parola di conforto o un piccolo snack, scaldano il tempo delle persone che le frequentano, malati e familiari”.

Ultimo aggiornamento

14-12-2024 17:46

Non hai trovato quello che cercavi?

Segnala un problema e aiutaci a migliorare il servizio, oppure parla con noi.