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Le malattie reumatiche colpiscono corpo e mente. Uno tsunami che travolge la vita delle persone che ne sono colpite, ma anche quelle di caregiver, amici e familiari. Per fare il punto sui servizi offerti dall’Ausl di Piacenza alle persone con malattie reumatologiche e accendere i riflettori sulla necessità di giocare d’anticipo sulla patologia, riconoscendone tempestivamente segni e sintomi con l’obiettivo di agire fin da subito con la terapia più adeguata, è stata organizzata una mattinata di confronto che si è svolta in Sala Colonne.

L’evento presieduto dall’Associazione malati reumatici Emilia-Romagna (Amrer) in collaborazione con l’Ausl di Piacenza e il Centri servizi volontariato Emilia di Piacenza, ha messo attorno a un tavolo i più importanti specialisti del settore per riflettere e confrontarsi sulle malattie reumatiche e fare il punto sulle terapie più efficaci per la cura di artrosi, artrite reumatoide, spondiloartrite, osteoporosi, sclerosi sistemica, fibromialgia.

“Incontri come questo – ha sottolineato il direttore generale Paola Bardasi nel suo intervento introduttivo – rappresentano un’occasione significativa per fare sensibilizzazione facendo incontrare i nostri professionisti con la cittadinanza. Nella nostra azienda l’equipe di Reumatologia, diretta dal dottor Eugenio Arrigoni, ha in carico circa duemila pazienti. Il team, di cui fa parte anche la dottoressa Elena Bravi, si è recentemente arricchito della presenza del professore associato in Reumatologia dell’Università degli studi di Parma Marco Sebastiani nell’ottica di consolidare e ampliare il percorso di qualificazione e specializzazione dei nostri ospedali che per noi passa dalla clinicizzazione dell’Azienda. Oggi il team di Reumatologia è molto attivo sul fronte delle attività multidisciplinari, oltre al percorso dedicato ai pazienti con interstiziopatie polmonari, è stato definito un percorso interaziendale con l'Azienda universitaria ospedaliera di Parma per la diagnosi e il trattamento di pazienti con impegno respiratorio in corso di malattie autoimmuni sistemiche. Tutto questo per garantire ai nostri pazienti servizi sempre più personalizzati e performanti”.

“Riconoscere tempestivamente i segni e i sintomi di una malattia reumatologica è fondamentale – ha spiegato il dottor Arrigoni - Prima si inizia la terapia, infatti, minori saranno i danni d’organo. Per questo è fondamentale la collaborazione tra specialisti reumatologi e medici di famiglia, i primi con cui il paziente si interfaccia per malesseri legati ai campanelli di allarme delle malattie reumatiche infiammatorie. Con loro abbiamo avviato un dialogo proficuo per intercettare fin da subito eventuali segnali della malattia poiché non è infrequente che molti pazienti vengano inviati ad altri specialisti, prima di arrivare al reumatologo, ritardando così la possibilità di una diagnosi precoce”.

“Sul fronte delle malattie reumatologiche sistemiche, ovvero che interessano cioè più organi del corpo – ha quindi aggiunto il dottor Sebastiani - a Piacenza abbiamo un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale dedicato al coinvolgimento polmonare, che coinvolge pneumologi, reumatologi e radiologi, ma è in corso di attivazione un percorso interaziendale che si amplierà agli specialisti del Policlinico di Parma, al fine di incrementare ulteriormente le competenze e le possibilità di accesso da parte dei cittadini che soffrono di queste temibili condizioni. Stiamo lavorando per migliorare la stile di vita dei pazienti e dei loro familiari”.

Ultimo aggiornamento

19-11-2024 12:21

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