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L’Azienda Usl di Piacenza ha ospitato ieri, nella palazzina di via Anguissola, il convegno “Come stanno i tuoi muscoli? Impara a difenderli con una spesa consapevole”, un appuntamento pensato in occasione dell’annuale edizione dell’Obesity day, che cade appunto il 10 ottobre. Un’edizione, quella di quest’anno, centrata sul rapporto fra obesità e sarcopenia (la perdita della massa e della forza muscolare connessa all'invecchiamento del corpo umano).

Tanti i contenuti “sul piatto”, è il caso di dirlo, presentati da Jessica Rolla, medico dietologo responsabile dell’ambulatorio Dca/Malattie metaboliche, e dalle dietiste Elisa Carrai e Martina Carbone.

Protagoniste dell’evento, la dieta mediterranea e una spesa consapevole. “Pur ribadendo che la dieta mediterranea è il riferimento aureo per un’alimentazione sana e bilanciata, va detto che anche questo schema – se non interpretato correttamente – può generare equivoci”, ha osservato Rolla. “La patata, per esempio, non può essere considerata una verdura. È un tubero, e al massimo può essere un sostitutivo del pane, della pasta o del riso. Quindi le patate non sono “un contorno di verdura”. Inoltre, le patate hanno un alto indice glicemico, ciò significa che sfamano meno di un panino”. La dieta come essenziale punto di riferimento calato, però, nel disordine della vita moderna: “Saltare la colazione o il pranzo – o comunque un qualsiasi pasto – genera errori a catena e sviluppa circoli viziosi dai quali è complicato uscire. Non osservare la corretta successione dei pasti stimola la fame nei momenti sbagliati e favorisce comportamenti alimentari erroneamente compensativi”.

Un’analisi estesa, quella di Rolla, che ha inevitabilmente toccato anche la questione della quantità: “Un cibo sano, tuttavia consumato in quantità eccessive, non aiuta la nostra causa”.

Negli interventi di Carrai e Carbone, il cibo anche come prodotto. Quali prodotti scegliamo al supermercato? Sappiamo leggere bene le etichette? Possediamo un senso critico che ci possa aiutare a scegliere il meglio per noi? Sfatando, nel frattempo, un falso mito: “Non è vero che alimentarsi bene costa necessariamente di più che alimentarsi male. Non è vero che una dieta sana, insomma, ci costa di più di un fast-food, soprattutto se consideriamo che troppo cibo spazzatura – senza dubbio economico – rischia però di farci spendere più soldi in controlli ed esami medici”, ha sottolineato Carbone.

Luogo di provenienza, denominazione (“biscotto per l’infanzia”, per esempio; la denominazione deve essere sempre chiara, mai fuorviante), elenco degli ingredienti e degli allergeni, scadenza e modalità di conservazione. Osservare attentamente questi elementi ci può aiutare a consumare il cibo in modo più consapevole.

Carrai ha quindi concluso la serie degli interventi prendendo in considerazione un sottotema cruciale, quello dei valori nutrizionali dei cibi, “spesso nascosti o scritti troppo in piccolo”. Il sale, tra tutti i componenti di una dieta equilibrata, è stato l’osservato speciale: “Non è detto che un sale iposodico (in cui una parte di sodio è stata sostituita dal potassio) sia indicato per tutti. Le persone che hanno patologie renali, per esempio, devono assumere questi sali con moderazione”. “Ciò che attira, oggi, è il prodotto “senza zucchero/grassi/sale” o il prodotto biologico/ipocalorico, ma quando le aziende produttrici sbandierano queste caratteristiche, allo stesso tempo nascondono i valori nutrizionali. Questo discorso si applica facilmente al vasto e diversificato mercato dei biscotti. Non dobbiamo tenere d’occhio solo il valore degli zuccheri, ma anche quello dei grassi, dei carboidrati e delle fibre. Bisogna fare rapporti, confrontare, andare oltre gli slogan”. Dieta, ma non solo, perché senza una buona attività fisica anche una buona dieta può risultare monca.

Per chiudere, qualche preziosa indicazione sulla chirurgia bariatrica (responsabile, per l’Azienda Usl di Piacenza, è Andrea Romboli). “L’intervento chirurgico viene fatto, in genere, a Castel San Giovanni. L’accesso avviene dopo un incontro con il nostro ambulatorio”, osserva Rolla. “Se il paziente è idoneo all’intervento, verrà preso in carico e seguirà il necessario iter che porta all’operazione”.

Al termine dell’incontro sono state distribuite alcune ricette (un suggerimento pratico per un’alimentazione sana) e una calamita con sopra impressa la piramide alimentare della dieta mediterranea e un qr code per accedere a vari servizi. Infine, anche un pratico strumento tascabile per calcolare, relativamente al peso, il proprio status: normopeso, sovrappeso o obeso?

Ultimo aggiornamento

11-10-2023 14:10

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