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Quella di ieri, 19 giugno 2024, è stata una giornata dedicata al Papilloma virus (Hpv) con esecuzione della vaccinazione e del Pap test per alcune ragazze nate nel 1999 e nel 1998 (che non si sono mai sottoposte ad alcuna dose vaccinale e non hanno mai ricevuto alcun invito in screening) contattate tramite sms.
L'iniziativa è stata promossa dai professionisti di Igiene e sanità pubblica, Consultori familiari ed Epidemiologia e centro screening in occasione dell'open day dedicato alla prevenzione al femminile promosso da Fondazione Onda.
Vaccinazioni e Pap test sono stati effettuati nella sede del Consultorio familiare di piazzale Milano.
“L’Hpv è presente nel 99.7% delle patologie cancerogene invasive della cervice - ha sottolineato Silvia Corini, direttore dei Consultori familiari. Ecco perché la prevenzione primaria del vaccino e il costante monitoraggio con gli screening sono fondamentali. Il programma è gratuito, garantisce continuità e qualità del percorso di diagnosi e cura, e qualora fosse necessario l’accesso a servizi avviene in automatico. Una manciata di minuti possono salvarci la vita. Per questo invitiamo tutte le donne in età utile a vaccinarci e a rispondere in maniera attiva alle chiamate di screening”.
“La prima arma contro la malattia è la prevenzione - ha osservato Alessandra Rampini, direttore di Igiene e sanità pubblica - in questo caso il vaccino, che può prevenire circa il 90% di tutti i cancri Hpv-correlati e l'80% delle lesioni precancerose. Una percentuale di protezione altissima che deve affiancarsi al costante monitoraggio garantito dagli screening. Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione preventiva per le ragazze e i ragazzi al dodicesimo anno di età in quanto vi è una migliore efficacia nella popolazione che non ha ancora iniziato l'attività sessuale e una migliore risposta immunitaria al vaccino; la vaccinazione viene inoltre offerta alle donne non vaccinate al compimento del 25esimo anno di età. Per quanto riguarda la prevenzione secondaria, l’identificazione precoce delle lesioni o dell’infezione si attua attraverso uno screening con chiamata attiva. La vaccinazione si è dimostrata sicura e molto efficace tanto che la presenza di due dosi di vaccino prima dei 15 anni ha portato ad una diversa modalità di screening, passando dal Pap test a 25 anni (ricerca di cellule già modificate), all’Hpv test a 30 anni per le vaccinate (ricerca del Dna dei virus ad alto rischio di sviluppare neoplasie)”.