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Lo pneumococco è un batterio che vive nel naso-faringe, generalmente senza arrecare danni. Si stima infatti che circa il 20-60% dei bambini e il 5-10% degli adulti siano portatori inconsapevoli. Nel caso in cui una persona si trovi in una condizione di indebolimento delle difese immunitarie, questo batterio può causare malattie anche gravi. Nei bambini può essere responsabile di otiti medie e meningiti, mentre negli anziani le manifestazioni più importanti sono le polmoniti e la setticemia (infezione generalizzata).

Lo strumento più efficace per proteggersi dallo pneumococco è la vaccinazione.
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Come per l’influenza, anche per lo pneumococco esiste un vaccino dedicato. Nell’adulto la somministrazione di due dosi può essere sufficiente a coprire l’arco di una vita e può ridurre in modo molto significativo le forme più gravi di malattia. Dal 2017 a oggi la Regione Emilia-Romagna, come previsto dal Piano vaccinale nazionale, garantisce la vaccinazione gratuita e raccomandata a chi compie 65 anni: per l’anno 2023 ai nati nel 1958 per la prima dose e ai nati nel 1957 per la dose di richiamo. Entrambe possono essere somministrate anche dal medico di famiglia.

Come si trasmette lo pneumococco?
Esistono oltre 90 tipi di pneumococco, ma solo una parte di questi è in grado di causare forme di infezione invasive. La trasmissione avviene attraverso le goccioline di saliva emesse con starnuti, tosse o semplicemente parlando. Il contagio può avvenire anche per contatto diretto con materiale contaminato da saliva infetta.
I picchi di diffusione della malattia si verificano soprattutto nel periodo invernale. L’infezione da pneumococco, infatti, può combinarsi con altri virus respiratori. Particolarmente a rischio sono i bambini nel primo anno di vita, gli anziani e i soggetti le cui difese immunitarie sono compromesse. Sono considerate a rischio anche le persone che abbiano subito l’asportazione della milza o siano affette da patologie croniche del sistema respiratorio, dell’apparato cardiovascolare, del sistema renale, da tumori o dal diabete.

Sintomi e complicanze

Le complicanze della malattia si manifestano quando si riducono le difese immunitarie oppure in concomitanza con altre infezioni virali. I sintomi più comuni sono otite, sinusite e congiuntivite. Grazie alla sua particolare conformazione, lo pneumococco è in grado di passare dalle vie respiratorie al sangue e da lì propagarsi a tutto l’organismo (setticemia). In questi casi possono manifestarsi forme, anche molto gravi, di polmonite e meningite, un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale con comparsa improvvisa di febbre, mal di testa e rigidità del collo.
Queste complicazioni possono essere un rischio soprattutto per i malati cronici. Per questo la vaccinazione è fortemente raccomandata. Può essere eseguita in qualsiasi periodo dell’anno, non solo in concomitanza con l’antinfluenzale. È raccomandata per chi ha compiuto i 65 anni, soprattutto in presenza di altre patologie.

Vuoi vaccinarti?
Chiedi informazioni al tuo medico di famiglia. Puoi rivolgerti anche agli ambulatori di Igiene e Sanità pubblica. Prenotazioni al numero 051.4206228.

Vuoi saperne di più? Consulta la pagina dedicata.

Ultimo aggiornamento

22-04-2023 11:04

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