La broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) è una malattia polmonare progressiva, cronica e caratterizzata da una persistente chiusura delle vie aeree, che rende difficoltosa la respirazione.

Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) dedicato vede lavorare insieme un’equipe multidisciplinare per la presa in carico dei pazienti.

Il responsabile del percorso è Cosimo Franco.


Che cosa causa la Bpco?

In tutto il mondo, il fattore di rischio più comune è il fumo di tabacco: circa il 40-50% dei fumatori sviluppa la patologia. L’inquinamento all'aperto, nei luoghi di lavoro e al chiuso, sono altri principali fattori di rischio. La Bpco è il risultato di una complessa interazione di esposizione a gas nocivi e particelle, combinata con una varietà di fattori personali tra cui il profilo genetico, una reattività eccessiva delle vie aeree e il minor sviluppo del polmone durante l'infanzia.

Questa malattia ha un impatto socio-sanitario molto rilevante in ragione della sua ampia diffusione e della riduzione della qualità ed aspettativa di vita qualora non diagnosticata e trattata. In Italia le malattie respiratorie sono la terza causa di morte e di queste la Bpco ne rappresenta il 50%. L'elevato impatto è aggravato dalle invalidità conseguenti, dalle disabilità e dalle presenza contemporanea di due o più malattie che l'accompagnano per molti anni.


Obiettivi del percorso

Intervenendo sui fattori di rischio e migliorando le abitudini e gli stili di vita dei soggetti a rischio, e trattando nel modo più appropriato la persona che ne è affetta, è possibile prevenire la comparsa della malattia o rallentarne l’evoluzione.

L'obiettivo principale è quello di definire un percorso integrato ospedale-territorio che consenta una diagnosi il più possibile precoce, utilizzando:

  • strumenti standardizzati e condivisi, a cui seguono terapie tempestive e appropriate
  • programmi di controllo a cadenza periodica (follow-up) in grado di prevenire o ritardare l'invalidità e la disabilità, trattando i pazienti con cronicità il più possibile sul territorio, ma con un percorso condiviso tra medici di Medicina generale e Pneumologia.

Particolare attenzione viene rivolta all’attuazione di programmi di educazione terapeutica finalizzati a migliorare la consapevolezza che la persona ha della malattia, della sua severità e delle sue conseguenze al fine di valorizzare il proprio ruolo decisionale e l'autocura in collaborazione con i professionisti della salute.


Dalla diagnosi al follow-up

La Bpco dovrebbe essere presa in considerazione in tutti i pazienti che presentino dispnea, tosse cronica e o espettorato, e/o una storia d'esposizione a fattori di rischio per la malattia.

L’Azienda Usl, con l'intento di definire li bacino d'utenza maggiormente a rischio provvede a strutturare due elenchi:

  • uno viene predisposto a partire dall'anagrafica aziendale assistiti/assistibili residenti
  • un altro dai flussi delle schede di dimissione giornaliera (per diagnosi di patologia), assistenza specialistica ambulatoriale e farmaceutica (per prescrizione/utilizzo di farmaci broncodilatatori)

Definiti gli elenchi (mantenuti e revisionati nel tempo) si provvede all'invio delle lettere informative agli utenti candidabili individuati, con indicazione a presentarsi nell’ambulatorio del proprio medico di medicina generale.

Il medico dopo aver provveduto a una prima valutazione utile per capire se è necessario avviare l'iter di approfondimento, lo propone al paziente, spiegando i rischi correlati all'eventuale sviluppo della malattia senza adeguata presa in carico.

In caso di adesione, segnala il nominativo all'infermiere dell'ambulatorio della cronicità (della Casa della comunità o della Medicina di gruppo di riferimento) per l'organizzazione delle fasi successive, che prevedono un'accurata valutazione medica e infermieristica comprensiva di:

  • rilevazione dell'abitudine tabagica
  • anamnesi lavorativa/esposizione professionale
  • misurazione della pressione arteriosa
  • valutazione dell'indice di massa corporea
  • saturimetria periferica con pulsiossimetro (misurazione della saturazione dell’ossigeno nel sangue, permette di stabilire il grado di funzionalità respiratoria)
  • anamnesi di riacutizzazione negli ultimi due anni
  • spirometria semplice per valutare la presenza di ostruzione bronchiale

Una volta che la patologia è stata diagnosticata, viene gestita sulla base della valutazione individualizzata con la finalità di ridurre sia i sintomi attuali che i futuri rischi di aggravamento.

La spirometria, che determinare la gravità della limitazione del flusso aereo, unitamente ai sintomi del paziente e la storia di riacutizzazione rimane di cruciale importanza per la diagnosi, la prognosi e la considerazione di altri importanti approcci terapeutici.

Una riacutizzazione è definita come un peggioramento acuto dei sintomi respiratori che, a seconda della gravita, può richiede una terapia aggiuntiva somministrabile a domicilio o un ricovero ospedaliero.

Solo quando la fase acuta è superata e si è ottenuta la stabilizzazione delle condizioni cliniche si procede alla dimissione con la pianificazione del follow-up. In casi selezionati verrà organizzata la dimissione protetta garantendo sempre la continuità assistenziale.


Il percorso garantisce al paziente:

  • definizione mirata della popolazione residente a rischio
  • chiamata per li coinvolgimento iniziale dei pazienti a rischio, finalizzato a valutazione del livello di rischio ed eventuale arruolamento nel percorso
  • prenotazione diretta ospedaliera degli approfondimenti diagnostici di secondo livello in base all'esito degli esami di primo livello (spirometria semplice: mista oppure ostruttiva)
  • prenotazione diretta ospedaliera degli approfondimenti diagnostici di secondo livello per i pazienti ospedalizzati noti e non noti, ma con sospetto diagnostico
  • attribuzione del codice d'esenzione in caso di patologia diagnosticata
  • gestione integrata ospedale-territorio in base all'evidenza di rischio e alle categorie di patologia linee guida GOLD (progettato mondiale broncopneumopatia cronica ostruttiva): valutazioni periodiche ed esami diagnostici di controllo/approfondimento
  • gestione domiciliare dei pazienti allettati/domiciliari
  • follow-up

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