L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha definito la demenza una priorità di salute pubblica in quanto è molto frequente e interessa un’ampia fascia della popolazione. Colpisce prevalentemente gli anziani ma può manifestarsi anche nei più giovani.

Esistono circa 100 diverse malattie cerebrali di natura degenerativa, vascolare o traumatica che possono causare la demenza; la più frequente è la malattia di Alzheimer.

Attualmente in Italia si registrano circa 350.000 nuovi casi di demenza ogni anno, due terzi dei quali fra i grandi anziani di 80 o più anni.

Le demenze sono malattie al momento prive di terapie efficaci, per questo la prevenzione è l'arma più efficace di cui disponiamo per evitare (o rimandare) l'appuntamento con una malattia neurodegenerativa.

Quello che oggi si sa con certezza è che la prevenzione di queste condizioni deve iniziare il prima possibile, senza pensare che preoccupazioni di questo tipo debbano riguardare soltanto gli anziani.

E’ fondamentale pertanto a qualsiasi età tenere sotto controllo alcuni fattori che possono aumentare il rischio di insorgenza della demenza.

Tra questi ricordiamo :

l'ipertensione, l'ipoacusia (se non curata), il fumo di sigaretta, la sedentarietà, l'obesità (ancora più grave se già in presenza di diabete), scarsi contatti sociali, la depressione, e la scarsa istruzione.

Ma bisogna evitare anche il consumo di alcol (a partire dall'età adulta), il vivere in un ambiente caratterizzato da un marcato inquinamento atmosferico (soprattutto nella terza età) e l'aver subito traumi cerebrali.

Il percorso proposto dall’Azienda Usl di Piacenza è rivolto alle persone con disturbi cognitivi e demenza (sospetta o diagnosticata) e ai loro familiari, residenti nella provincia di Piacenza e persegue i seguenti obiettivi:

  • migliorare la qualità di vita dei soggetti colpiti e dei familiari che di loro si prendono cura
  • migliorare l’integrazione dei medici di famiglia con i colleghi specialisti Psicogeriatri e Neurologi, con gli Psicologi ed in generale con tutti gli Operatori Sanitari che si occupano dei malati e dei loro familiari
  • favorire la realizzazione di una rete di cure sanitarie ed assistenziali domiciliari
  • promuovere la prevenzione
  • assicurare una rapida presa in carico
  • garantire una diagnosi tempestiva con attenzione articolata alle forme ad esordio precoce
  • ritardare la progressione della malattia
  • prevenire riacutizzazioni e ricoveri ospedalieri
  • ottimizzare la qualità e l’appropriatezza delle cure e dell’utilizzo dei farmaci
  • combattere lo stigma della malattia

Nella presa in carico del soggetto e del suo familiare/caregiver intervengono a seconda delle necessità e della fase evolutiva della malattia diversi professionisti aziendali che fanno parte di un team multidisciplinare composto da Medico di medicina generale (MMG), geriatra, neurologo, neuropsicologo, psichiatra, psicologo, genetista, fisiatra, infermiere, assistente sociale , palliativista e etc….

Ciò permette di affrontare nel modo più adeguato il percorso del paziente nelle varie fasi, dal sospetto diagnostico alla fase avanzata della malattia.

Punto cardine del percorso è il medico di famiglia che formula inizialmente il sospetto diagnostico ed invia il paziente al Centro per i Disturbi cognitivi aziendale (CDCD). Il geriatra o il neurologo di riferimento dei CDCD attiva il percorso per la definizione o esclusione della diagnosi di disturbo neurocognitivo.

Il medico di famiglia, il geriatra, il neurologo e lo psicologo del CDCD restano sempre il punto di riferimento del paziente e della famiglia per tutta la durata della malattia.

Responsabile organizzativo del percorso: Andena Anna Maria

Coordinatori Scientifici del percorso: Pasquale Turano; Lucio Luchetti; Nicola Mometto

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