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Tipologia di prestazione

Prestazione sanitaria

Introduzione

La PET cerebrale con 18F-FDG (tomografia a emissione di positroni) è un esame semplice da eseguire e non doloroso per il paziente. Questa indagine consente lo studio dei decadimenti cognitivi (demenze), delle epilessie temporali e di alcune forme tumorali primitive del cervello.

Come si svolge

L'esame richiede che il paziente, al momento dell’indagine, sia a digiuno da almeno 4 ore e che abbia bevuto almeno 1 litro di liquidi nelle 2 ore precedenti l’appuntamento.

Diabetici:
  • in terapia ipoglicemizzante orale (metformina) dovrebbero sospenderne l’assunzione almeno 24 ore prima dell’esame. Non sospendere i farmaci senza aver consultato il medico
  • la somministrazione di un’eventuale terapia insulinica sottocute a breve durata di azione dovrebbe precedere l’iniezione del radiofarmaco di almeno 4 ore

Accedere alla prestazione

Come si fa

Il personale sanitario spiega in modo preciso alla persona come funziona l’esame e richiede alcune informazioni relative alla sua storia medica.
Il paziente dovrà quindi firmare:
- il modulo del consenso informato per eseguire l'esame
- la nota informativa

Alla fine del colloquio, l'infermiere misura il livello di zucchero nel sangue (glicemia) e inietta in vena, generalmente nel braccio, il radiofarmaco (o tracciante radioattivo) specifico per l'esame, occorre attendere circa 30 minuti affinchè il radiofarmaco si distribuisca correttamente nell'organismo. L’iniezione è sicura, dura pochi secondi, non è dolorosa e non provoca alcuna allergia, anche in pazienti sensibili a farmaci o alimenti, perché non è un mezzo di contrasto radiologico. Durante questa attesa, quando necessario, occorre utilizzare i servizi igienici della Medicina nucleare. Alcuni minuti prima di iniziare l’esame, il paziente viene invitato a vuotare un’ultima volta la vescica e a seguire a stendersi sul lettino della PET su cui rimarrà per circa 20 minuti.

Dove rivolgersi

-


Cosa serve

La persona deve avere con sè tutta la documentazione che riguarda il motivo per cui è stato richiesto l'esame

Casi particolari

Controindicazioni

Le donne in gravidanza non possono sottoporsi a questo esame

Dopo l'esame

Una volta finito l’esame

La persona può tornare a casa e riprendere tutte le proprie normali attività e abitudini di vita e di alimentazione.
Il paziente non deve essere necessariamente accompagnato perché può guidare in modo autonomo: il radiofarmaco iniettato non influisce sulle capacità di utilizzare un mezzo.

Nelle 24 ore successive all’esame è necessario:

  • continuare a bere e a urinare un po’ più spesso del solito, perchè il radiofarmaco possa essere eliminato soprattutto attraverso le urine
  • evitare i contatti stretti e prolungati (stare abbracciati, dormire insieme ecc.) con bambini piccoli (minori di 3 anni) e donne in gravidanza: è bene mantenere da essi almeno un metro di distanza

Ultimo aggiornamento

16-11-2023 12:11

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