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Tipologia di prestazione

Prestazione sanitaria

Introduzione

La scintigrafia tiroidea è un esame semplice da eseguire e non doloroso per il paziente. Questa indagine consente di studiare il modo in cui le cellule della ghiandola tiroidea funzionano.

Come si svolge

L'esame richiede la sospensione di alcuni farmaci che potrebbero rendere tale indagine non attendibile. Lo specialista endocrinologo di riferimento indicherà quali farmaci sospendere e per quanti giorni in previsione della scintigrafia. Non sospendere i farmaci senza aver consultato il medico.

Accedere alla prestazione

Come si fa

Il personale sanitario spiega in modo preciso alla persona come funziona l’esame e richiede alcune informazioni relative alla sua storia medica.
Il paziente dovrà quindi firmare:
- il modulo del consenso informato per eseguire l'esame
- la nota informativa

Alla fine del colloquio, il medico nucleare inietta in vena, generalmente nel braccio, il radiofarmaco (o tracciante radioattivo) specifico per l'esame, che si concentrerà dentro la tiroide ed emetterà radiazioni, permettendo di avere un'immagine della ghiandola tirodea della persona. L’iniezione è sicura, dura pochi secondi, non è dolorosa e non provoca alcuna allergia, anche in pazienti sensibili a farmaci o alimenti, perché non è un mezzo di contrasto radiologico. Dopo l'esame, è prevista la permanenza in un'apposita sala di attesa per circa 15 minuti. Al termine dell’attesa il paziente è invitato a stendersi su un lettino della Gammacamera per circa 10 minuti. Per svolgere questo esame servono quindi circa 45 minuti.

Dove rivolgersi

-

Cosa serve

La persona deve avere con sè tutta la documentazione che riguarda il motivo per cui è stato richiesto l'esame

Casi particolari

Controindicazioni

Le donne in gravidanza non possono sottoporsi a questo esame

Dopo l'esame

Una volta finito l’esame

La persona può tornare a casa e riprendere tutte le proprie normali attività e abitudini di vita e di alimentazione.
Il paziente non deve essere necessariamente accompagnato perché può guidare in modo autonomo: il radiofarmaco iniettato non influisce sulle capacità di utilizzare un mezzo.

Nelle 24 ore successive all’esame è necessario:

  • continuare a bere e a urinare un po’ più spesso del solito, perchè il radiofarmaco possa essere eliminato soprattutto attraverso le urine
  • evitare i contatti stretti e prolungati (stare abbracciati, dormire insieme ecc.) con bambini piccoli (minori di 3 anni) e donne in gravidanza: è bene mantenere da essi almeno un metro di distanza

Ulteriori informazioni

Per tutelare l'ambiente, i materiali che sono entrati in contatto con urine, feci o sangue della persona che si è sottoposta a scintigrafia devono essere conservati in sacchi chiusi per almeno due giorni, possibilmente in uno scantinato o in garage.
Trascorso questo tempo, è possibile eliminare questi residui inserendoli nei contenutori per la raccolta dei rifiuti indifferenziati.
In caso in cui capi intimi o vestiti si siano macchiati con urina, feci o sangue dopo l'esame, gli indumenti vanno riposti per almeno 2 giorni in sacchi chiusi, possibilmente in uno scantinato o in garage. Trascorso questo tempo, possono essere lavati e indossati di nuovo.

Ultimo aggiornamento

22-01-2024 15:01

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