Attività assistita con animali
Pet therapy
Riduce stress e ansia, migliora l’umore, aumenta la motivazione nella cura e promuove la socializzazione
Gli Interventi assistiti con gli animali (Iaa), genericamente indicati con il termine pet therapy, comprendono una vasta gamma di progetti finalizzati a migliorare la salute e il benessere delle persone con l’ausilio di pet, ovvero di animali da compagnia. Dal punto di vista normativo, gli Interventi assistiti con gli animali sono disciplinati dalle linee guida nazionali, che classificano gli Iaa in base agli ambiti di attività: Terapia assistita con gli animali (Taa); Educazione assistita con gli animali (Eaa); Attività assistita con animali (Aaa).
Nell'Attività assistita con animali (Aaa) la relazione con l'animale costituisce fonte di conoscenza, di stimoli sensoriali ed emozionali. Tali attività sono rivolte a una singola persona o a un gruppo e promuovono nella comunità il valore dell'interazione uomo-animale al fine del reciproco benessere. Le attività assistite con animali in alcuni casi sono propedeutiche alle terapie assistite con gli animali e all’educazione assistita con gli animali e sono finalizzate a:
- sviluppare competenze attraverso la cura dell’animale
- accrescere la disponibilità relazionale e comunicativa
- stimolare la motivazione e la partecipazione alla terapia
Quanto al contesto delle conoscenze scientifiche circa l’impegno clinico delle Aaa, la letteratura riconosce queste ultime quali opportunità di indurre beneficio emozionale, ricreativo o terapeutico per promuovere la qualità della vita dei pazienti, attraverso l'intervento di personale addestrato con animali che rispettano criteri specifici. Il modello Aaa prevede inoltre l’utilizzo di caratteristiche costanti in ambito clinico:
- le visite con addestratore sono generalmente a cadenza settimanale o bisettimanale, prediligendo interventi con cane e gatto
- prevedono un tempo di intervento variabile a seconda della patologia, delle sue peculiarità e dei tempi di ospedalizzazione
- vengono applicate a piccoli gruppi di pazienti, in modo da massimizzato l'effetto positivo dell'interazione uomo-animale e contestualmente creare dinamiche di scambio comunicativo tra persone
Le Aaa, rappresentano quindi un intervento trasversale, declinabile sul paziente adulto o pediatrico con ampio spettro di indicazione. Le patologie investigate in letteratura, difatti, spaziano tra cardiopatie subacute, depressione e schizofrenia, patologia neurologica cronica e fragilità del paziente in lungodegenza. Quanto agli effetti clinici, gli studiosi hanno dimostrato che ha efficacia:
- sul controllo della pressione arteriosa. contribuendo al suo abbassamento
- sul profilo emozionale del paziente riducendo paura e agitazione, favorendo condotte sociali proattive e migliorando il benessere generale
- sui livelli di stress e ansia legati alla percezione di malattia
- sul dolore percepito
L’utilizzo delle Aaa è quindi in grado di aumentare il benessere della persona e di diminuire la disabilità, incidendo contestualmente sulle variabili del funzionamento fisico e sociale incitate dalla Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute. L'impiego di strumenti validati e obiettivi specifici rappresenta un nodo centrale per rendere sempre più affidabile la verifica degli obiettivi di intervento.
Da questi principi è nato un progetto molto speciale della Medicina riabilitativa diretta da Gianfranco Lamberti. Vittorio Casati, responsabile assistenziale del dipartimento, ne è stato il promotore, affiancato dai fisioterapisti referenti di progetto Valentina Re e Gianluca Ciardi.
Progetto che si pone l'obiettivo di offrire un intervento complementare e integrante il percorso riabilitativo nei pazienti ricoverati in riabilitazione intensiva – pazienti con lesioni midollari, gravi cerebrolesioni acquisite (Gracer) e ictus (lesioni cerebro-vascolare, stroke in inglese) – al fine di aumentare il benessere e supportare la persona nello sviluppo di competenze attraverso l’interazione con l'animale.
Le attività si svolgono all’interno dell’ospedale di Fiorenzuola e coinvolgono diverse figure professionali, come operatori specializzati, fisioterapisti, terapisti occupazionali e fisiatri. Per supportare al meglio questo ambizioso progetto è stato anche coordinato un percorso di formazione del personale.