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L’11 novembre ricorre la Giornata nazionale delle Cure palliative. Una data scelta accuratamente, poiché proprio l’11 novembre viene ricordato San Martino e il generoso gesto di tagliare a metà il proprio mantello per offrire, secondo le scritture, accudimento e conforto a un mendicante sfinito dalla stanchezza e dal freddo.

Dal gesto del santo scaturisce il senso profondo delle cure palliative a cominciare dalla denominazione che deriva dal latino pallium, ovvero mantello. Quel mantello che Martino offre per proteggere e avvolgere il mendicante, il mantello che gli operatori della rete Cure palliative di Piacenza simbolicamente usano per accogliere le persone affette da una patologia per la quale non ci sono terapie finalizzate alla guarigione.

L’11 novembre, in occasione della Giornata nazionale, al fine di informare e sensibilizzare la popolazione sul tema e far conoscere la rete di assistenza attiva sul territorio, i professionisti del reparto diretto da Raffaella Bertè allestiranno un punto informativo a largo Battisti a Piacenza dalle 9 alle 12,30 in cui medici, infermieri e psicologi risponderanno alle domande dei cittadini.

“Si tratta di un momento per noi importante per aprirci alla cittadinanza e far conoscere nel dettaglio l’attività e la missione della nostra rete territoriale di Cure palliative – sottolinea la professionista – Una rete costituita da servizi e strutture in grado di garantire la presa in carico globale sia del paziente sia della famiglia nell’ottica di garantire la migliore qualità di vita possibile. I servizi della rete garantiscono cure e assistenza a favore di persone affette da patologie ad andamento cronico, evolutivo e a prognosi infausta per cui non esistono terapie per il prolungamento significativo della vita. Sabato 11 novembre vogliamo aprire le porte della nostra realtà alla cittadinanza per far conoscere la nostra missione e sollevare il velo di timore che aleggia attorno al nostro lavoro. Risponderemo a domande, daremo informazioni, saremo un punto di contatto diretto con le persone per far comprendere meglio che le cure palliative non sono prerogativa della fase terminale della malattia e possono affiancarsi a cure attive fin dalle fasi precoci della malattia cronico degenerativa”.

Sul nostro territorio la rete delle Cure palliative è organizzata su quattro nodi che garantiscono assistenza diffusa e capillare:

  • nodo ospedale in via Taverna 49 a Piacenza;
  • nodo Hospice con due sedi a Piacenza e Borgonovo per un totale di 26 posti letto che garantiscono le cure in regime residenziale per i pazienti che non possono essere assistiti temporaneamente al domicilio nei momenti difficili della gestione della malattia per motivi clinici, psicologici e sociali;
  • nodo domiciliare, sede privilegiata per l’assistenza, a cui è dedicata una equipe composta da medico di famiglia, infermiere dell’assistenza domiciliare, infermieri e medici palliativi ospedalieri e psicologa a cui si affiancano le figure professionali necessarie a rispondere ai bisogni del paziente e della sua famiglia;
  • nodo ambulatoriale gestito dall’equipe di cure palliative, dedicato ai pazienti in grado di accedere autonomamente al servizio.

“La nostra equipe – aggiunge la professionista – affronta il dolore e tutti i sintomi a esso legato che provocano sofferenza fisica, psicologica e sociale. Ci prendiamo cura della persona nella sua globalità, stando al fianco anche della famiglia”.

Ultimo aggiornamento

03-11-2023 10:11

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