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Chiusura percutanea dell’auricola per evitare l’ictus dovuto alla formazione di trombi nel cuore durante la fibrillazione atriale: Piacenza sempre più specializzata.

A una manciata di mesi dai primi due interventi eseguiti con successo dal dottor Guido Rusticali, responsabile delle sale di Emodinamica, e dalla sua equipe, la dottoressa Daniela Aschieri, direttore di Cardiologia e Utic, annuncia un’importante novità che specializza ulteriormente Piacenza come centro spoke qualificato per la chiusura dell’auricola, il primo in tutta la Regione, attraverso la guida con ecocardiografia intracardiaca.

“In questi giorni - sottolinea Rusticali – abbiamo eseguito i primi due interventi di chiusura percutanea dell’auricola sinistra con guida ecografica intracardiaca con pazienti, quindi, svegli. La chiusura della auricola è un intervento che sino a pochi anni fa era cardiochirurgico e fino a pochi mesi fa di esclusiva pertinenza di centri con cardiochirurgia in loco. Oggi abbiamo eseguito due interventi con pazienti non in sedazione, ossia svegli, grazie a una tecnica ancora più specialistica che evita al paziente l’anestesia generale e l’intubazione: la guida eco intracardiaca”.

Fortemente voluta dalla dottoressa Aschieri, la nuova metodica di intervento presenta notevoli vantaggi organizzativi, vista che non è necessaria la presenza di un anestesista durante la manovra, sia clinici, riducendo possibili conseguenze e ponendo ulteriormente al centro la persona.

“Non dimentichiamo – evidenzia il direttore di Cardiologia e Utic – che parliamo di soggetti per lo più anziani e comunque fragili, pazienti considerati ad alto rischio di ictus, per cui la terapia tradizionale con anticoagulanti è risultata inefficace o controindicata. Escludere la sedazione totale significa evitare le possibili conseguenze della stessa, accorciando di molto i tempi di ripresa dei pazienti e assicurando il ritorno a una vita normale molto più rapida. Un ulteriore passo avanti di rilievo per la nostro reparto, che risponde alle necessità dei pazienti più fragili e a rischio emorragico, garantendo una risposta di ancor più alto livello tecnologico e professionale”.

Grazie a questa nuova metodica che verrà eseguita su altri quattro pazienti entro la fine dell’anno, Piacenza rientra nel novero dei tre centri in tutta Italia che eseguono questa particolare tecnica, inoltre rappresenta anche un unicum in Regione potendo contare sulla compresenza, all’interno della stessa struttura di uno specialista in elettrofisiologia, Luca Rossi, uno specialista in emodinamica, Rusticali e Simone Binno specialista in Cardiologia dedicato alla diagnostica per immagini (nella fattispecie di tipo ecocardiografico). Questa metodica viene già utilizzata da anni a Piacenza per la chiusura del forame ovale pervio e i difetti interatriale congeniti, di cui è specialista Francesco Passerini.

La fibrillazione atriale è un’aritmia assai comune e rappresenta un riconosciuto fattore di rischio di ictus. Attualmente il trattamento più efficace per la prevenzione dell’ictus è l’anticoagulazione a lungo termine con i nuovi anticoagulanti o con quelli tradizionali. Questi però possono presentare importanti effetti collaterali come un alto rischio emorragico e problematiche gastriche. L’innovativa procedura di occlusione dell’auricola eseguita dalla Cardiologia di Piacenza riduce il rischio di ictus, in pazienti selezionati, senza l’utilizzo di terapia anticoagulante. “Un ulteriore passo avanti – conclude la dottoressa Aschieri - verso una specializzazione che tutela i pazienti investendo sull’innovazione in cui la nostra Ausl crede fortemente”.

Ultimo aggiornamento

21-11-2022 13:11

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