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Sempre più specializzata, sempre più vicina alla comunità. Il progetto della nuova Casa della Comunità di San Nicolò, nel comune di Rottofreno, prevede un potenziamento dei servizi offerti dalla struttura attuale e una superficie pressoché raddoppiata.
Il Decreto del Ministero della Sanità N. 77 definisce le Case della salute e della comunità come “luoghi fisici di facile individuazione ai quali i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria e il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento”. Presidi accoglienti e ad alta specializzazione in cui equipe integrate e multiprofessionali offrono una risposta appropriata ai bisogni di salute.
Nel Distretto di Ponente sono da tempo attive strutture fortemente riconosciute e “vissute” come quella di Borgonovo Val Tidone e di San Nicolò, mentre è in corso la progettazione per la realizzazione della terza Casa della Comunità a Bobbio.
La vera novità della programmazione del Distretto è costituita proprio dalla progettazione della nuova Casa della Comunità di San Nicolò, nel comune di Rottofreno, che consentirà di potenziare il ventaglio dei servizi offerti dalla struttura attuale anche grasìzie a una disponibilità di spazi molto più ampia.
Il progetto che consentirà di realizzare le seguenti aree di intervento è già in fase avanzata e comprende:
- Area delle cure primarie, dove troveranno spazi più ampi e adeguati la medicina di gruppo, la continuità assistenziale e la nuova figura dell’infermiere di Comunità.
- Area della gestione delle patologie croniche e della non-autosufficienza, con una serie di ambulatori specialistici, il consultorio per le demenze e i disturbi cognitivi, l’assistenza integrata domiciliare (ADI)
- Area della specialistica ambulatoriale (cardiologo, fisiatra, diabetologo, oculista)
- Area maternità infanzia e famiglia, con il consultorio famigliare, la pediatria di comunità, la Neuropsichiatria infantile, il servizio sociale a sostegno di minori e famiglie
- Area della fragilità adulta, con i servizi di salute mentale e di contrasto alle povertà
- Polo vaccinale
Come si può vedere si tratta di un investimento ambizioso che fa della Casa della Comunità di San Nicolò una struttura all’avanguardia, con servizi complessi ad alta integrazione socio-sanitaria, che vanno ben oltre quanto richiesto dalla normativa.
Importanti novità riguardano infine l’accoglienza, l’orientamento e il coinvolgimento della comunità locale. E’ prevista infatti la realizzazione del Punto unico di accesso (PUA), del Cup e di una sala polivalente a disposizione delle associazioni, del volontariato e della cittadinanza.
In vista della nuova realizzazione si prevede un percorso partecipativo e di co-progettazione con l’amministrazione comunale, le associazioni, i ragazzi delle scuole, i singoli cittadini (Community lab) analogo a quello in atto a Borgonovo, che costituisce un’esperienza inedita a livello nazionale.
Nello specifico l’articolazione del progetto preliminare prevede uno sviluppo di circa 1600 mq così strutturate:
Primo piano Area accoglienza/servizi di comunità
- ingresso, Punto unico di accesso, Cup
- bar gestito da ragazzi disabili
- sala Polivalente della comunità
Primo piano Area medica/
- Medicina di gruppo
- continuità assistenziale
- specialistica ambulatoriale
- punto prelievi/vaccinazioni
Primo Piano Area Cronicità
- centro disturbi cognitivi e demenze
- assistenza domiciliare integrata/infermieri di comunità
Secondo Piano area materno infantile
- neuropsichiatria infantile
- pediatria di comunità /vaccinazioni
- consultorio familiare
Secondo piano area fragilità
- centro salute mentale
- psicologia di comunità
- servizio sociale
Secondo piano area accoglienza
- sala incontri operatori e associazioni
L’investimento economico per la sua realizzazione: circa 4 milioni di euro, grazie a fondi del Pnrr.