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Sabato 16 settembre, in Sala Teatini (ex chiesa di San Vincenzo; via Scalabrini 9), un convegno di valenza nazionale, vista l’esperienza dei relatori, intitolato “Ipertensione arteriosa & rene”, patrocinato dall’Ordine dei medici e dall’Azienda Usl di Piacenza. Una preziosa occasione di aggiornamento, per specialisti e medici di medicina generale, che presenta un programma dei lavori decisamente fitto.

Il responsabile scientifico del convegno, Roberto Scarpioni (direttore di Nefrologia e dialisi dell’ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza) osserva come “un convegno nazionale come questo (ci sono specialisti che vengono dalle Università di Modena, Livorno, Bologna, Ancona, Padova, oltre ovviamente alle nostre colonne portanti – la dottoressa Daniela Aschieri, direttrice della Cardiologia e il dottor Emanuele Michieletti, direttore dipartimento Funzioni radiologiche –, nonché i giovani medici del mio reparto) si è reso necessario per fare luce su aspetti dell’ipertensione che forniscono ampio terreno di indagine. Un incontro che fa anche da preludio all’apertura, all’interno del nostro ospedale, dell’ambulatorio sull’ipertensione secondaria con focus su ipertensione e rene, prevista a breve. Un ambulatorio che cercherà di dare qualcosa in più ai cittadini, facendo leva innanzitutto su una importante distinzione a livello diagnostico, quella fra ipertensione secondaria e ipertensione essenziale”. Riguardo a questo tipo di ipertensione esistono numeri eloquenti: “In Italia – continua Scarpioni – ci sono circa 15 milioni di ipertesi. Di questi, circa 250mila decedono per malattie cardiache. L’ipertensione, in questi ultimi casi, è una concausa. Dai dati della Giornata del rene – in cui, in piazza Cavalli, misuriamo i valori pressori ai cittadini –, è emerso che oltre il 60% dei soggetti ipertesi in trattamento non aveva valori pressori controllati. In questo contesto, il rene è strettamente connesso a tutto il resto, sia perché può essere causa dell’ipertensione, sia perché può essere bersaglio dell’ipertensione medesima. Man mano che la funzione renale peggiora, aumenta la prevalenza di ipertensione. Tanto che negli stadi finali della malattia renale, quando ormai ci si avvicina alla possibilità della dialisi, il 90% dei pazienti risulta iperteso. Questo aggettivo, “secondaria”, indica che per questo tipo di ipertensione vanno indagate le cause potenzialmente curabili – a differenza dell’ipertensione essenziale, di cui non si conoscono le cause e per cui l’unica possibile cura è costituita dal farmaco. E proprio queste cause saranno analizzate al congresso di sabato. Prima si pensava che solo il 5% delle cause fosse rappresentato da un’anomalia anatomica o un problema ormonale. In realtà questo 5%, negli ultimi anni, è cresciuto arrivando al 10-15% su un totale di 15 milioni di soggetti italiani ipertesi”.

“Indagheremo gli stili di vita delle persone – chiosa Scarpioni –, ma anche gli aspetti farmacologici e quelli prettamente diagnostici. In periodi di ristrettezze siamo chiamati, in modo più che mai mirato, a utilizzare al meglio tutti gli strumenti diagnostici (tanti!) di cui disponiamo”.

Il programma

8.30, registrazione dei partecipanti.

9, saluti di apertura di Mauro Gandolfini, presidente Ordine dei medici e degli odontoiatri OMCeO di Piacenza, e Stefano Bianchi, presidente Sin, Società italiana di nefrologia

9.20, introduzione: il ruolo del nefrologo nell’ambulatorio di ipertensione arteriosa (Roberto Scarpioni)

9.40, lettura magistrale: ipertensione arteriosa essenziale, fatti e fantasie (Gian Paolo Rossi)

I SESSIONE (moderatori, Gaetano La Manna e Stefano Bianchi)

10.10, il blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone, opportunità e possibilità di rischi (Stefano Bianchi)

10.30, la malattia renovascolare da stenosi della arteria renale (Roberto Scarpioni)

10.50, discussione

11.20, coffee break

II SESSIONE (moderatori, Emanuele Michieletti e Daniela Aschieri)

11.40, il ruolo della diagnostica nello studio dell’ipertensione (Emanuele Michieletti)

12, il nefrologo nell’ipertensione arteriosa secondaria (Sara De Amicis)

12.20, la denervazione renale: una nuova opportunità grazie alla tecnologia. Il punto di vista del nefrologo e del cardiologo (Andrea Ranghino, Guido Rusticali)

13, discussione

13.30, pausa pranzo

III SESSIONE (moderatori, Gabriele Donati e Andrea Ranghino)

14.30, rischio cardiovascolare del paziente anziano iperteso iperuricemico (Michela Frittoli)

14.50, il ruolo del medico di medicina generale nel paziente iperteso con malattia renale (Chiara Maffi)

15.10, ipertensione arteriosa nel trapianto renale (Luigi Melfa)

15.30, discussione

16, presentazione survey (Roberto Scarpioni)

16.30, conclusioni e presentazione dell’ambulatorio nefrologico di ipertensione (Roberto Scarpioni)

17, fine lavori

Crediti ECM

Il convegno è accreditato per 60 medici specialisti nefrologi, internisti, endocrinologi, reumatologi, radiologi, diabetologi, cardiologi, Medicina generale. Obiettivo formativo; linee guida, protocolli, procedure; ID evento: 388072; numero crediti: 6

Informazioni

La partecipazione è gratuita. Iscrizione online su: www.delphiformazione.it, sezione “calendario”

Segreteria organizzativa e provider ECM 1540

Delphi International, via Zucchini 79, Ferrara.

Contatti: centralino (0532.595011); area congressi (0532.1934216). Email: congressi@delphiformazione.it

Ultimo aggiornamento

13-09-2023 11:09

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