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Dalla gestione della disfagia alla riabilitazione tecnologica, dalla presa in carico dei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica agli ausili dopo l’ictus: sono diversi i temi affrontati quest’anno dai professionisti dell’Azienda Usl di Piacenza nell’ambito del congresso nazionale della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa (Simfer), occasione di confronto su buone pratiche e soluzioni innovative per migliorare la qualità della cura.
Alle sessioni hanno partecipato Roberto Antenucci, Anna Cassio, Andrea Pasquini, Sara Olvirri, Sara Sverzellati e Laura Pelizzari, portando contributi collegati alla quotidianità dei servizi territoriali e ospedalieri e rappresentando il lavoro delle diverse equipe.
Disfagia: quando lo screening non basta più
Uno dei lavori presentati affronta il tema della disfagia, un disturbo sempre più diffuso tra anziani e persone fragili.
Lo studio mette a confronto la valutazione clinica con l’EAT-10, uno dei questionari più utilizzati. Il risultato evidenzia come, in alcuni casi, lo screening non sia sufficiente e come sia necessario integrare strumenti diversi per una presa in carico più precisa e tempestiva.
SLA: l’équipe che raggiunge i pazienti a domicilio
Un altro contributo racconta l’esperienza dell’équipe viaggiante, un modello assistenziale dedicato alle persone con SLA che permette agli specialisti di spostarsi sul territorio per rivalutazioni cliniche, addestramento dei caregiver e aggiornamento degli ausili.
Un approccio che riduce gli spostamenti dei pazienti e migliora la continuità assistenziale.
Lesioni cerebrali: una valutazione precoce per orientare la riabilitazione
Nelle persone che hanno riportato una grave lesione cerebrale, iniziare presto a valutare come comunicano, reagiscono e partecipano alle attività quotidiane permette di costruire un percorso riabilitativo davvero su misura e di capire meglio quali potranno essere i tempi e le possibilità di recupero.
Riabilitazione hi-tech: realtà virtuale e dispositivi avanzati
In riabilitazione tecnologica è stato presentato il caso di una paziente con lesione del nervo radiale trattata con il sistema Pablo, una tecnologia che integra esercizi, realtà virtuale e monitoraggio in tempo reale dei progressi.
L’obiettivo è aumentare la motivazione e rendere più efficace la terapia.
Fratture di femore: criteri più precisi per l’accesso alla riabilitazione
Un altro studio approfondisce i criteri di appropriatezza del ricovero in riabilitazione intensiva dopo una frattura di femore. L’utilizzo combinato di indicatori clinici (Barthel Index) e indici di complessità riabilitativa permette di indirizzare meglio i percorsi e ottimizzare le risorse.
Riabilitazione hi-tech: realtà virtuale e dispositivi avanzati
In riabilitazione tecnologica è stato presentato il caso di una paziente con lesione del nervo radiale trattata con il sistema Pablo, una tecnologia che integra esercizi, realtà virtuale e monitoraggio in tempo reale dei progressi.
L’obiettivo è aumentare la motivazione e rendere più efficace la terapia.
Dolore lombare e scoliosi: il ruolo dei fattori predisponenti
Tra gli approfondimenti anche una ricerca sulla predisposizione alla lombalgia nei pazienti con scoliosi, utile per prevenire il dolore cronico attraverso esercizi mirati e percorsi personalizzati.
Un focus sul pavimento pelvico e sulla gravidanza
Sul versante della salute femminile è stato presentato un contributo dedicato alle disfunzioni del pavimento pelvico nella donna con lesione midollare in gravidanza, con indicazioni per la gestione clinica e riabilitativa di situazioni complesse.
Dopo l’ictus: scegliere gli ausili seguendo il quadro clinico
Un altro intervento riguarda la prescrizione degli ausili dopo l’ictus, con particolare attenzione all’evoluzione funzionale del paziente e alla necessità di aggiornare nel tempo gli strumenti di supporto.
