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Colpo di calore: come riconoscerlo e prevenirlo

Il colpo di calore è uno stato di malessere generale che può interessare una persona esposta ad alte temperature in un ambiente con forte irraggiamento solare, elevato tasso di umidità e scarsa ventilazione. Può manifestarsi all’aperto, in ambiente chiuso o in un luogo dove non batte direttamente il sole.

Il colpo di calore rappresenta un’emergenza vera e propria.

Come si manifesta:

Sintomi lievi
●  crampi muscolari
●  debolezza e mal di testa ingravescente
●  vertigini
●  breve perdita di coscienza


Sintomi importanti

● sudorazione eccessiva
●  nausea e sete intensa
●  confusione mentale
●  temperatura corporea elevata
●  tachicardia
●  respiro rapido e superficiale
●  eventuali convulsioni e delirio

Sintomi gravi

●  alterazioni neurologiche gravi
●  mancanza di sudorazione
●  perdita di coscienza e coma

Popolazione a rischio

●  bambini, anziani e persone non autosufficienti
●  persone patologie croniche (cardiologiche, respiratorie, neuropsichiatriche, renali, metaboliche)
●  donne in gravidanza
●  lavoratori all’aperto (edilizia, cantieri, agricoltura)
●  turisti e partecipanti a eventi di massa
●  persone socialmente isolate, senza fissa dimora

Come prevenirlo

■ non uscire di casa e non fare attività fisica intensa all’aperto nelle ore più calde
■  indossare abbigliamento leggero comodo, proteggere pelle, capo e occhi dai raggi solari
■  non lasciare persone o animali in auto in sosta
■  rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro: tenere chiuse le finestre di giorno e aprirle di notte; scurare i vetri delle finestre esposte al sole; mantenere la temperatura dei locali tra 24 e 26°c anche col climatizzatore
■ bere molti liquidi, anche se non si percepisce la sete, evitando il consumo di alcol
■  mangiare molta frutta e verdura e fare pasti leggeri
■  sfruttare il potere rinfrescante dell’acqua
■  offrire assistenza a persone a maggior rischio


Cosa fare se una persona manifesta i sintomi di un colpo di calore?

■  porre la persona inambiente fresco e ventilato
■  in caso di sintomi lievi somministrare bevande fresche e, in caso di breve svenimento, lasciare la persona sdraiata con le gambe sollevate
■  in caso di sintomi importanti (profusa sudorazione, elevata temperatura corporea, tachicardia) o perdita di coscienza, chiamare il 118, spogliare la persona e raffreddarla gradualmente con impacchi di acqua fresca (testa, ascelle, inguine e incavo del ginocchio)


Le regole per chi lavora all'aperto


“Lo stress da calore, causato dall'esposizione a temperature elevate – evidenzia Maria Teresa Cella di Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro - può provocare seri malesseri, colpi di calore e, nei casi più gravi, persino la morte. Per questo come Azienda siamo da sempre impegnati nella sensibilizzazione e nella diffusione di un’attenta cultura della prevenzione dello stress da calore, che coinvolge sia i lavoratori sia i datori di lavoro, entrambi chiamati ad attuare misure di prevenzione adeguate per proteggersi dai rischi”.

Lo stress da calore si verifica quando il corpo è esposto a temperature elevate e non riesce a raffreddarsi adeguatamente. Può manifestarsi con sintomi lievi come crampi muscolari, affaticamento e disidratazione, ma può anche portare a condizioni più gravi come colpi di calore e insolazione, che richiedono un intervento medico immediato.

“I principali fattori di che contribuiscono allo stress da calore sul posto di lavoro, oltre ovviamente alle temperature elevate e all’alta umidità che rendono più difficile per il corpo raffreddarsi attraverso la sudorazione, ci sono particolari attività fisiche che aumentano la produzione di calore corporeo e l’utilizzo di indumenti pesanti o protettivi che possono ostacolarne la dispersione. Altri fattori da considerare sono le condizioni di salute del lavoratore poiché malattie croniche, peso corporeo e farmaci possono aumentare la suscettibilità allo stress da calore”.

Colpo di sole e di calore: che differenza c'è?

“Il colpo di sole comporta un aumento della temperatura corporea a causa dell'irradiazione solare e di una protezione inadeguata, e può associarsi a scottature sulla pelle o sul capo. Il colpo di calore, invece, può manifestarsi anche al chiuso o in assenza del sole, quando la temperatura esterna è molto alta ed è associata a un elevato tasso di umidità o alla mancanza di ventilazione, condizioni a cui l'organismo non riesce ad adattarsi. I sintomi iniziali possono essere molto sfumati, conoscerli aiuta a comprenderne la gravità e a intervenire nel modo più opportuno”.

Cosa può fare il dipendente per prevenire il colpo di calore?

“Per i lavoratori che operano all’aperto le indicazioni sono quelle di non lavorare a capo scoperto, ma utilizzare copricapi con falda larga, indossare abbigliamento leggero, traspirante e di colore chiaro evitando di lavorare a torso nudo. Quando le temperature si alzano è consigliato fare momenti di pausa in zone ombreggiate e fresche, aumentando le pause in caso di affaticamento. È utile anche rifrescarsi bagnandosi con acqua per abbassare la temperatura corporea ed evitare di lavorare da soli, ma sempre con un collega che, in caso di necessità può dare l’allarme e avviare i soccorsi”.

Quali sono le indicazioni per i datori di lavoro?

“Valutare il rischio da esposizione ad alte temperatura evitando il lavoro nelle ore più calde, evitare l’esposizione diretta al sole utilizzando tettoie mobili per proteggere i lavoratori. In caso di utilizzo di dispositivi di protezione individuale come caschi, guanti, abbigliamento che possono ostacolare la respirazione e l’evaporazione del sudore è necessario prevedere pause di recupero in aree confortevoli e arieggiate. Per mansioni particolarmente gravose è necessario predisporre una costante rotazione dei lavoratori”.

La prevenzione dello stress da calore sul posto di lavoro non solo protegge la salute e il benessere dei lavoratori, ma contribuisce anche a mantenere un ambiente di lavoro sicuro e produttivo. Implementare strategie efficaci di prevenzione richiede impegno da parte di datori di lavoro, responsabili della sicurezza e lavoratori stessi. La formazione continua, il monitoraggio delle condizioni ambientali e la promozione di buone pratiche lavorative sono fondamentali per affrontare con successo il rischio da stress di calore.

È possibile approfondire la tematica e scaricare le infografiche con i consigli per lavoratori e datori di lavoro sul portale Salute della Regione Emilia-Romagna.



Come prevenire il colpo di calore nei nostri amici a quattro zampe


  • Assicura a casa una temperatura costante, intorno a 22°- 24°C ma attento a non esporre in maniera diretta l’animale all’aria condizionata
  • Abbassa le tapparelle e chiudi le tende nelle ore più calde
  • Non confinare l'animale in una stanza chiusa
  • Lascia sempre a disposizione acqua fresca
  • Posiziona la cuccia nella zona più fresca, ventilata e ombreggiata della casa; alzala di qualche centimetro da terra: l’assenza di contatto diretto con il pavimento o il terreno faciliterà la circolazione e il ricambio dell’aria
  • Crea una fresca area di comfort (tappetini refrigeranti o borsa del ghiaccio avvolta in un panno)
  • Rinfresca l’animale strofinando collo, testa, ascelle e regione inguinale con un panno umido (MAI usare ghiaccio o acqua ghiacciata)
  • NO alle passeggiate nelle ore più calde (si rischiano ustioni ai polpastrelli). Porta con te una bottiglietta di acqua non ghiacciata
  • Non tosare l'animale; il mantello assolve ad una funzione termoregolatrice e filtra i raggi solari
  • Non lasciarlo mai solo in auto; non è sufficiente lasciare i finestrini un poco aperti e neanche parcheggiare all’ombra, perché l’abitacolo del veicolo si riscalda rapidamente

Se l’animale manifesta qualche sintomo riferibile a colpo di calore (affanno, letargia, barcollamenti) contatta subito il veterinario.



Approfondimenti

I consigli delle veterinarie Ausl Molaschi e Gandolfi

Infografica colpo di calore

Brochure colpo di calore

Previsioni rischio di calore di Arpae

Ultimo aggiornamento

19-09-2024 09:09

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