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Il 1 dicembre si celebra la Giornata mondiale contro l’AIDS, un’occasione fondamentale per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dell’HIV. Negli ultimi decenni, grazie ai progressi della medicina - evidenzia Filippo Trapani, direttore di Malattie infettive all'ospedale di Piacenza - l’AIDS è passato da essere una malattia fatale a una condizione cronica gestibile. Le terapie antiretrovirali di ultima generazione consentono infatti non solo di controllare efficacemente l’infezione, ma anche di impedire la trasmissione del virus.
Una terapia efficace che riduce la carica virale al di sotto di livelli rilevabili rende infatti il virus non trasmissibile, anche tra partner. Questo rappresenta una delle conquiste più significative della scienza medica, ma richiede che l’infezione venga diagnosticata in modo tempestivo.
L’importanza della diagnosi precoce e del test HIV
Purtroppo, ancora oggi molte diagnosi vengono effettuate in stadio avanzato, spesso anni dopo l’evento a rischio. Questo ritardo riduce l’efficacia delle cure e aumenta la possibilità di trasmissioni successive. Il test HIV è uno strumento semplice e fondamentale per individuare l’infezione in tempo. A Piacenza è possibile sottoporsi all'esame gratuitamente negli ambulatori di Malattie Infettive senza prenotazione, in modo anonimo, al mattino, in tutti i giorni feriali dalle 9.30 alle 15.30.
Prevenzione e profilassi
Oltre al test, esistono strumenti preventivi innovativi. La profilassi post-esposizione (PeP), disponibile al Pronto Soccorso di Piacenza 24 ore su 24, consente di prevenire l’infezione se avviata entro 48 ore dal comportamento a rischio, con efficacia maggiore nelle prime 4 ore. La profilassi pre-esposizione (PrEP) è invece indicata per chi ha comportamenti ricorrenti a rischio e consente di prevenire l’HIV attraverso un trattamento programmato e controlli periodici.
La situazione a Piacenza
A Piacenza, il 2024 ha visto un preoccupante aumento dei nuovi casi di HIV, con 22 diagnosi registrate fino a ottobre, rispetto alle 12 dell’intero 2023. La trasmissione avviene principalmente per via sessuale, con una crescente diffusione anche tra persone considerate “non a rischio”, come eterosessuali o soggetti di età avanzata. Non manca, tuttavia, una ripresa delle infezioni tra chi fa uso di droghe per via endovenosa.
La lotta contro l’HIV richiede un impegno collettivo: dalla consapevolezza dei rischi alla scelta di proteggersi sempre, utilizzando il preservativo, l’unico metodo in grado di prevenire anche altre infezioni sessualmente trasmesse. Informazione, diagnosi e prevenzione sono i pilastri per fermare l’HIV e costruire un futuro libero dall’AIDS.
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