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Il 14 maggio torna in piazza Cavalli la Giornata mondiale del rene, organizzata da Nefrologia e dialisi dell’Azienda Usl di Piacenza con il supporto della Croce rossa italiana.
Dalle 9.15 fino alle 15.30 circa, i professionisti del team guidato da Roberto Scarpioni, direttore di Nefrologia e dialisi, saranno a disposizione dei cittadini che vorranno valutare la salute del propri reni.
“I medici affiancati dal personale infermieristico del reparto – sottolinea il professionista - offriranno ai cittadini informazioni e approfondimenti sulla prevenzione e, per le persone che lo vorranno, sarà possibile una valutazione della salute renale con la misurazione la pressione arteriosa e un esame delle urine eseguito in ambiente separato a cura dai medici e infermieri del reparto. Al termine a ognuno verrà consegnata una breve relazione clinica da portare al proprio medico di famiglia e, se fosse necessario, si procederà con fissare valutazioni di secondo livello per approfondire eventuali problematiche”.
Le patologie del rene sono estremamente diffuse e, purtroppo, in costante crescita: negli ultimi anni si è passati da un 7 o 8% all’attuale 10% della popolazione italiana con una forma di malattia renale spesso allo stadio iniziale ma molti non sanno perché i sintomi sono lievi.
“Questo perché il decorso di queste patologie – evidenzia il dottor Scarpioni - è per lo più silente: ovvero non emergono sintomi fino quasi alle fasi intermedie della malattia renale, quando la terapia sostitutiva dialitica o al trapianto di rene restano le uniche armi possibili. Ecco perché una diagnosi tempestiva è fondamentale per scongiurare problematiche serie raccomandando attenzione ad anti dolorifici, al controllo pressorio attenzione alla dieta attività fisica e, per i pazienti diabetici, controllo peso e delle glicemie. Nelle tre passate edizioni di questa giornata di sensibilizzazione su 150 persone valutate almeno 3 o 4 sono state richiamate per esami di approfondimento e ben due sono state ricoverate nelle settimane successive. Persone che non avevano alcuna idea di poter essere malate. Giornate come questa del 14 maggio sono, pertanto, importanti, ma la vera sfida la vinciamo ogni giorno grazie alla stretta collaborazione con i medici di famiglia, vere sentinelle di possibili problematiche. Come reparto seguiamo all’incirca 900 pazienti con malattia renale a vari stadi su tutto l’iter diagnostico-terapeutico del paziente nefropatico anche attraverso il ricovero in day hospital o day service. Un numero ancora più consistente è gestito nelle fasi iniziali della malattia insieme ai medici di famiglia, che hanno ruolo importante nel riconoscere le persone a rischio, senza contare gli oltre 140 pazienti trapiantati di rene e il ventaglio di persone che gravitano attorno agli ambulatori sul territorio. Accanto a questo importante lavoro portiamo avanti il nostro impegno anche nel campo delle glomerulonefriti e nelle malattie rare che coinvolgono i reni, anche nell’ambito di studi clinici multicentrici italiani e internazionali. Altro campo di specializzazione del reparto è la cura dell’ipertensione arteriosa relata all’insufficienza renale con particolare attenzione alle forme secondarie di ipertensione. Al primo posto, mettiamo i nostri pazienti, a cui offriamo un ambiente idoneo per la gestione della patologia e un luogo sicuro in cui sentirsi in famiglia curati da un’ottima squadra”.