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Mal di schiena? No, grazie. Dal 2004 l’Unità di Terapia del dolore guidata da Fabrizio Micheli, è capofila nell’utilizzo di un innovativo sistema impianti di stimolazione midollare con impulsi elettrici capace di combattere il dolore lombare, più comunemente conosciuto come mal di schiena.
“La scuola piacentina – spiega lo specialista – studia questa tecnica da tempo. Nel corso degli anni abbiamo approfondito la tematica e nel nostro reparto offriamo diversi tipologie di stimolazione elettrica capaci di bloccare la trasmissione del dolore dando sollievo ai pazienti. La metodologia si fonda sull’utilizzo di piccoli generatori di campi elettrici. Il dolore è interrotto da questi impianti poggiati sul midollo spinale con un innesto sottocutaneo. A Piacenza abbiamo eseguito circa 450 interventi con una questa metodica: in media 20 all’anno. Dopo l’innesto sottocutaneo dei generatori di impulsi, per cui il paziente viene ricoverato per due giorni, è la persona stessa che, attraverso un telecomando, è in grado di gestire intensità e tipologia di stimolazione per adeguare il trattamento alla proprie esigenze”.
Una tecnica innovativa che lo staff del dottor Micheli studia con grande attenzione. “È bene chiarire che non è un metodologia di cura per tutti i mal di schiena, ma si adatta particolarmente a dolori con una componete neuropatica, ovvero un danno nervoso prevalente”.
Il team di Terapia de dolore è composti da cinque medici (Matteo Leoni, Silvana Manduca, Roberta Venturi e Demostene Marifoglou) e uno staff di infermieri. In media accoglie mille nuovi pazienti all’anno su tre ambulatori con un flusso di pazienti che si aggira tra i 40 e i 50 soggetti al giorno. Accanto alla sede di Piacenza si affianca la rete provinciale con due visite al mese a Bobbio, due alla Casa della salute e della comunità di Bettola e le visite programmate su Fiorenzuola e Castel San Giovanni.