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È di Luca Zanlari, primario di Medicina e lungodegenza dell’ospedale di Fiorenzuola e membro del direttivo regionale Fadoi, l’articolo che apre il nuovo numero dei Quaderni dell’Italian Journal of Medicine, la rivista ufficiale della Federazione delle Associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti. Il fascicolo, stilato in collaborazione con Giuseppe Ielo e Chiara Fazio, professionisti operativi nel medesimo reparto, è interamente dedicato a un tema cruciale per l’internista moderno: le malattie ematologiche nella pratica clinica della Medicina Interna.
Il contributo dei professionisti piacentini si inserisce in un più ampio percorso di impegno scientifico e clinico che da anni caratterizza l’attività di Zanlari nel territorio piacentino, oggi riconosciuta anche a livello nazionale. Il medico ha infatti curato la redazione di quattro monografie dedicate proprio alle malattie ematologiche in Medicina interna, una delle quali realizzata in collaborazione con Antonio Lazzaro del reparto di Ematologia e centro trapianti: il nuovo articolo ne sintetizza tematiche e conclusioni, offrendo un quadro aggiornato e pratico per gli specialisti del settore.
Tra i contenuti principali, l’approfondimento sulle sindromi mielodisplastiche (MDS), patologie complesse e spesso sottodiagnosticate, che richiedono un attento inquadramento clinico e una gestione personalizzata, soprattutto nei pazienti anziani e fragili. Queste malattie del sangue sono caratterizzate da una produzione anomala di cellule ematiche nel midollo osseo, che comporta carenze di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Nei casi più gravi, possono evolvere in leucemia mieloide acuta.
Il testo, dal taglio operativo ma scientificamente rigoroso, affronta aspetti cruciali come epidemiologia, cause, fattori di rischio, diagnosi differenziale, marker genetici e opzioni terapeutiche, con particolare attenzione alla valutazione prognostica secondo gli standard internazionali.
“Le sindromi mielodisplastiche colpiscono soprattutto le persone sopra i 60 anni, con circa 5 nuovi casi ogni 100mila abitanti all’anno. Dopo i 70 anni, la frequenza aumenta fino a circa 40 casi ogni 100mila persone. A livello mondiale, queste patologie rappresentano circa il 30% dei tumori del sangue diagnosticati ogni anno. Sull’incidenza influiscono fattori geografici e ambientali, ma anche la genetica può giocare un ruolo rilevante, sebbene nella maggior parte dei casi non si tratti di sindromi ereditarie. Gli uomini sembrano essere colpiti leggermente più delle donne. La diagnosi precoce, affiancata da un trattamento personalizzato, incide favorevolmente sulla sopravvivenza e riduce il rischio di progressione verso la leucemia”, si legge nel contributo.
I Quaderni, pubblicati quadrimestralmente, rappresentano un importante strumento di aggiornamento per gli specialisti in Medicina interna. Questo numero, in particolare, fornisce all’internista strumenti operativi per riconoscere e gestire le principali emopatie che si manifestano nella degenza ospedaliera e nei contesti ad alta complessità clinica.
Un esempio concreto di come la competenza internistica, promossa dalla Fadoi, possa coniugarsi con ricerca, formazione e attenzione al paziente, nel solco degli obiettivi dell’associazione: valorizzare la Medicina interna come asse portante della sanità ospedaliera italiana.