Contenuto
Un clima di partecipazione e condivisione dei saperi ha caratterizzato la tredicesima edizione del convegno Mi piace… Pediatria, che si è tenuta al Best Western Park Hotel di Piacenza. Un appuntamento diventato ormai un punto di riferimento per la pediatria italiana, capace di unire professionalità, passione e innovazione in una giornata intensa e stimolante.
Promosso e organizzato da Giacomo Biasucci, direttore del Dipartimento Salute donna, infanzia e adolescenza, l’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti provenienti da tutta Italia e tantissimi professionisti in platea: pediatri di libera scelta, ospedalieri e universitari, ma anche neuropsichiatri infantili, psicologi, dietisti e altre figure sanitarie, tutti mossi dallo stesso intento – prendersi cura dell’infanzia nel modo più consapevole e aggiornato possibile.
«Il nostro obiettivo – ha sottolineato Biasucci in apertura della giornata – è offrire strumenti concreti, aggiornati e scientificamente fondati che aiutino nella gestione quotidiana dei piccoli pazienti. La pediatria è una disciplina che richiede costante ascolto e aggiornamento e il convegno vuole essere proprio questo: un momento di crescita condivisa».
Le sei sessioni tematiche in cui si è articolato il convegno hanno toccato alcune delle questioni più urgenti e affascinanti dell’attuale panorama pediatrico. A inaugurare i lavori, la sessione sulle malattie neurocutanee, dove si è parlato di neurofibromatosi e sclerosi tuberosa con il contributo puntuale e appassionato di Maria Carmela Pera, Antonio Percesepe e Andrea Brezzi.
Grande interesse hanno suscitato anche le pillole di nutrizione pediatrica, curate insieme alla Società italiana di nutrizione pediatrica, che hanno affrontato temi di frontiera come l’uso di pre, pro e postbiotici, con gli interventi coinvolgenti di Elvira Verduci e Maria Lorella Giannì.
Con la sessione sull’ipercolesterolemia familiare, realizzata in sinergia con la Società italiana per lo studio dell’aterosclerosi, il focus si è spostato su genetica, screening precoce e terapie innovative. Maria Elena Capra, Federica Galimberti e Sabrina Buonuomo hanno saputo trasmettere la complessità della malattia con chiarezza ed empatia.
La quarta sessione, su infezione e infiammazione, ha visto protagonisti Susanna Esposito e Alessandro De Fanti, che hanno guidato il pubblico nella comprensione di temi delicati come la febbre nei bambini e l’artrite idiopatica giovanile, suscitando numerose domande e riflessioni.
Ampio spazio è stato dato alle malattie rare, tema caro alla comunità pediatrica, con gli interventi di Federico Baronio e Alberto Burlina, che hanno affrontato il ruolo dello screening neonatale esteso e delle nuove frontiere terapeutiche.
A chiudere la sezione su ambiente e salute, una vera e propria novità di grande attualità, che ha toccato le corde della responsabilità collettiva, esplorando il legame tra inquinamento ambientale, malattie respiratorie e disfunzioni endocrine. Maria Elisa di Cicco, Maria Elisabeth Street e Giuseppe Cannalire hanno portato testimonianze e dati che non hanno lasciato indifferenti.
Oltre ai contenuti scientifici, ciò che ha coinvolto maggiormente i partecipanti è stato il clima di connessione e scambio, dove il sapere si è intrecciato con l’esperienza e l’umanità.