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Ricord_Arti. Un gioco di parole che dà il nome al corso di formazione dedicato al ruolo dell’arte, dei musei, della cultura e della cura nell'ambito delle demenze e della malattia di Alzheimer.
Il tema della degenerazione cognitiva sta assumendo dimensioni sempre più consistenti e interessa una fascia di cittadini progressivamente più ampia, più anziana, più compromessa, tanto che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito la demenza una priorità di salute pubblica.
Si calcola che esistano circa 100 diverse malattie cerebrali di natura degenerativa, vascolare o traumatica che possono causare la demenza: la più frequente è la malattia di Alzheimer.
Recenti indagini hanno evidenziato come l’incidenza della demenza continui a crescere anche nelle età più avanzate: la demenza colpisce circa 1% dei soggetti in età tra i 65 e i 70 anni; il 4% degli ultrasettantenni; circa 8% degli ultrasettantacinquenni, fino al 20% dopo gli ottanta anni e oltre il 40% degli ultracentenari. Numeri alti già di per sé, ma la realtà è che il numero dei soggetti coinvolti è molto più grande. Sono più di 3 milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza a persone malate, con conseguenze anche sul piano economico e organizzativo.
Ecco perché è così importante la conoscenza della malattia, come caratteristiche patologiche, sintomatologia, cura, ma non solo: è importante abbracciare la malattia e immergere malati e familiari in un contesto di comunità. Su questo si concentrerà il corso di formazione di 20 ore articolato su tre incontri in videoconferenza sulla piattaforma Zoom (dalle 9 alle 13) e uno in presenza al Kronos Museo della Cattedrale di Piacenza (dalle 9 alle 18).
Il corso è un'occasione importante per approfondire le proprie conoscenze su questa tematica e acquisire nuovi strumenti per prendersi cura delle persone con demenza e dei loro caregiver.
Gli incontri hanno come obiettivo quello di fornire ai partecipanti le conoscenze e gli strumenti necessari per comprendere la natura e le manifestazioni della demenza e della malattia di Alzheimer, ampliare le conoscenze sulle strategie di facilitazione e le attività efficaci per le persone malate e chi se ne prende cura, acquisire competenze nell'utilizzo dell'arte terapia come strumento di cura e riabilitazione e orientarsi nella rete dei servizi per le persone con demenza e i loro caregiver.
Il primo appuntamento del ciclo di incontri è il 6 giugno 2024 in Zoom con l’intervento di Chiara Lachi e Michela Mei del coordinamento del Sistema Mta, ovvero i Musei toscani per l'Alzheimer, che illustreranno i programmi dedicati alle persone che vivono con questa patologia. Da anni la rete museale opera su un’idea di museo come istituzione culturale inclusiva e su un’idea di demenza concepita non come malattia, ma come condizione che coinvolge non solo la persona, ma anche chi la accompagna e sostiene in questa sfida.
Partendo dalla domanda “cosa si può fare al museo?” le relatrici illustreranno l’approccio, le strategie di facilitazione e le attività studiate per le persone con Alzheimer e chi se ne prende cura.
Il 13 giugno 2024 sarà Pasquale Salvatore Turano, direttore di Geriatria territoriale e consultorio deterioramento cognitivo dell’Ausl di Piacenza ad accompagnare i presenti in un viaggio alla scoperta della demenza: con cenni sui principali sintomi e manifestazioni della malattia, i campanelli di allarme, i fattori di rischio e cosa fare quando si ha il dubbio della malattia. Il dottor Turano approfondirà inoltre il tema della rete dei servizi nella realtà piacentina dal Centro di ascolto per la demenza (Cade), che offre gratuitamente supporto alle persone con decadimento cognitivo e ai loro familiari e caregiver al Cafè Alzheimer, uno spazio informale e accogliente, dove le persone affette da demenza e i loro familiari possono riunirsi per trascorrere alcune ore insieme, socializzare e chiedere consigli grazie alla guida di operatori esperti.
La psicologa Laura Ballocchi affronterà il tema della gestione dei disturbi cognitivi e comportamentale, focalizzandosi sulle strategie ambientali e relazionali per aumentare la stimolazione cognitiva con un conseguente mantenimento dell'autonomia personale dei malati.
Si concentrerà sull'aspetto più strettamente legato alle esigenze di coloro che assistono l’intervento della psicologa Concetta Rutigliano, che condividerà una guida al linguaggio da utilizzare per la demenza.
L’infermiera Daniela Sfolcini chiuderà la mattina di formazione con un focus sui bisogni fondamentali nell'orizzonte della malattia di Alzheimer.
Il 20 giugno 2024 Veronica Cavalloni, arte terapeuta illustrerà il tema delle origini della storia dell'arte terapia concentrandosi sull’applicazione nel percorso terapeutico-riabilitativo del paziente psichiatrico. Nella stessa mattinata la psicologa Federica Falzone parlerà di cura, arte e cultura per promuovere il benessere nelle strutture per anziani.
Kronos Museo della Cattedrale di Piacenza ospiterà l’incontro del 27 giugno in presenza dalle 9 alle 18, volto alla progettazione degli incontri con l'utenza. Per l’occasione sarà presenti l’associazione Alzheimer Piacenza. La giornata verrà coordinata dall’infermiera Daniela Sfolcini e dall’arte terapeuta Veronica Cavalloni.
La partecipazione al corso è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione inviando una email all’indirizzo progetto.ricordarti@gmail.com indicando dati anagrafici e contatti. Il numero massimo di partecipanti è di 30.
Il corso di formazione è organizzato con la collaborazione dell’Azienda Usl di Piacenza, di Cooltour – Turismo & cultura, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Aurora Domus, Musei toscani per l’Alzheimer, la sezione piacentina dell’associazione Alzheimer Italia e Cgil-Spi.