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“Siamo una scuola che rappresenta tutto il mondo: veniamo dai diversi continenti, ci manca solo l’Oceania, ma speriamo presto di avere qualche compagno che arrivi anche da lì”.
I piccoli studenti della scuola primaria Taverna (III Circolo didattico) hanno accolto questa mattina con tanti sorrisi, emozioni e canti, la delegazione composta dalla sindaca Katia Tarasconi, accompagnata dall’assessore Mario Dadati, dall’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi, dal dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per l’ambito di Parma e Piacenza Andrea Grossi e dal dirigente scolastico Romeo Nicola Manno.
Per questi bambini la prima campanella è stata davvero speciale e lo hanno dimostrato accogliendo gli ospiti con spontaneità ed entusiasmo. “La nostra scuola – hanno raccontato alternandosi al microfono – è inclusiva. Facciamo parte dell’Orchestra Cinquequarti, studiamo l’inglese e abbiamo a cuore la pace”.
Nelle loro parole, segnate dall’emozione e da tre mesi di lontananza dai banchi di scuola, è arrivato un saluto speciale per ciascuna delle autorità presenti, sotto l’attenta regia della maestra Anna. Poi i canti, i battiti di mani e gli auguri della sindaca e degli altri presenti. “Siete fortunati – ha evidenziato Tarasconi – perché avete degli ottimi insegnanti. Studiate ma divertitevi”. Un invito raccolto e sottolineato anche dall’assessore Fabi, che dal canto suo ha evidenziato come le istituzioni si debbano impegnare per “costruire un mondo all’altezza di voi e in pace”. La scuola Taverna e il III circolo non sono stati scelti a caso: è infatti l’istituto diretto dal professor Manno a essere responsabile della gestione economico e amministrativa della cabina di regia provinciale che raccoglie le “Scuole che promuovono salute”. “Nella provincia di Piacenza la rete è particolarmente ricca – ha evidenziato Giorgio Chiaranda, direttore di Medicina dello sport e Promozione della salute, che ha accompagnato nella visita la sindaca e gli assessori - grazie all’adesione di 41 scuole provinciali, tra statali, paritarie ed enti di formazione (90% delle istituzioni scolastiche provinciali)”.
Nell’ambito del progetto regionale, l’Azienda Usl promuove infatti percorsi formativi basati sulla peer education, una strategia educativa che mette al centro i ragazzi. Gli studenti imparano a confrontarsi tra pari, senza gerarchie, condividendo esperienze e informazioni. In questo modo sviluppano autostima, capacità relazionali e comunicative, rafforzando il dialogo tra coetanei e superando le barriere generazionali. Durante lo scorso anno scolastico sono stati formati 668 peer in tutti i gradi di scuola che hanno raggiunto un totale di 3.257 studenti.

Ultimo aggiornamento

15-09-2025 17:38