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Una mattinata di ascolto e confronto aperto ha animato il convegno “Il potere e la complessità delle scelte: l’autodeterminazione del paziente e del cittadino tra etica e legge”, promosso dall’Azienda Usl di Piacenza e ospitato il 16 maggio nella sala convegni di Confindustria. A guidare la riflessione, in qualità di responsabili scientifiche dell’evento, sono state la dottoressa Raffaella Bertè, direttrice delle Cure palliative, e la dottoressa Valentina Vignola, psicologa, psicoterapeuta e bioeticista aziendale.
Cittadini, professionisti sanitari ed esperti di bioetica si sono ritrovati per riflettere sul significato della Legge 219/2017, che riconosce a ogni persona il diritto di decidere come essere curata, anche quando non potrà più esprimere direttamente la propria volontà.
Durante l’incontro è stato annunciato l’avvio, dal 5 giugno 2025, di un nuovo sportello dedicato alle Disposizioni anticipate di trattamento (DAT), che sarà attivo all’ospedale di Piacenza. Il servizio, gratuito e aperto a tutti, offrirà informazioni, consulenze personalizzate e supporto nella stesura delle DAT, grazie alla presenza di professionisti formati – medici legali, palliativisti, infermieri e psicologi. Le Disposizioni anticipate di trattamento permettono di esprimere oggi per il futuro le proprie scelte in tema di cure, trattamenti sanitari e relazioni di fiducia con medici e strutture. Comprendere e scrivere le proprie volontà può essere difficile: per questo lo sportello nasce come luogo di orientamento e ascolto, a supporto di scelte consapevoli e rispettose della persona.
Accanto a questo nuovo servizio, l’Azienda Usl di Piacenza si prepara ad avviare anche due ulteriori attività di rilevanza etica e clinica. La prima è l’istituzione di una consulenza etica ospedaliera, pensata per accompagnare pazienti, familiari e professionisti nelle decisioni sanitarie più complesse, offrendo uno spazio strutturato di confronto e supporto. La seconda è l’attivazione di un percorso di formazione permanente in etica clinica, rivolto a tutto il personale dell’Azienda sanitaria. L’obiettivo è promuovere una cultura condivisa dell’etica nelle pratiche quotidiane di cura, offrendo strumenti concreti per affrontare le situazioni delicate che spesso emergono nella relazione assistenziale.
Il convegno ha confermato quanto sia importante creare spazi di confronto su temi che toccano da vicino la vita di tutti, riconoscendo la libertà di scelta come parte integrante della cura.