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Prosegue il progetto sperimentale della Regione Emilia-Romagna per la telerefertazione cardiologica nelle farmacie, un'iniziativa innovativa che punta a migliorare l'accesso ai servizi diagnostici per i cittadini. Da dicembre scorso, grazie alla collaborazione tra la Regione, Federfarma e Ausl, è possibile effettuare esami per la prevenzione e il monitoraggio delle patologie cardiovascolari - come elettrocardiogramma (Ecg), elettrocardiogramma dinamico secondo holter e il monitoraggio continuo della pressione arteriosa - anche in farmacia.
“La possibilità di eseguire prestazioni del servizio sanitario nazionale in luoghi di prossimità e di fiducia come le farmacie – commenta Stefano Fugazzi, direttore Servizi per l'accesso e relazioni con l'utenza - è stata molto apprezzata dai cittadini. Tra dicembre 2024 e gennaio 2025 sono stati eseguiti 447 esami di cui 154 elettrocardiogramma, 186 holter cardiaci e 107 holter pressorio. Nell’ottica della farmacia dei servizi questa semplificazione nella richiesta e nell’esecuzione degli esami ha riscosso pareri estremamente positivi da parte della cittadinanza. Uno degli aspetti più innovativi del progetto è la telerefertazione: i referti, infatti, vengono elaborati e firmati digitalmente da specialisti cardiologici e includono il tracciato dell’esame eseguito in farmacia. Grazie poi alla stretta collaborazione con il team di professionisti di Cardiologia e Utir della dottoressa Daniela Aschieri abbiamo garantito un percorso di monitoraggio completo e, nel caso in cui gli esiti lo richiedano, siamo in grado di indirizzare il pazienti a esami di secondo livello per approfondimenti e indagini ulteriori”.
“Si tratta di un percorso con accesso diretto – sottolinea la dottoressa Aschieri direttore dipartimento Medicine specialistiche e di Cardiologia e Utic – destinato ai pazienti per cui si è rilevato un problema durante l’esame. In questo caso la persona viene indirizzata a una visita cardiologica urgente senza il passaggio in pronto soccorso. Una formula di presa in carico che nasce dalla collaborazione interprofessionale all’interno dell’Azienda e con i professionisti delle farmacie”.
“Come Farmaceutica territoriale ci siamo fatti promotori del progetto indicato nella DGR 1609/2024 operando come trait d'union tra Azienda e Farmacie del territorio – sottolinea la direttrice Enrica Lavezzini – Grazie alla stretta collaborazione con i Servizi accesso e relazioni con l'utenza dell’Azienda ed in sinergia con la Cardiologia abbiamo concretizzato il percorso indicato, ottenendo una fra le migliori performance a livello regionale. Grande merito va dato ai colleghi farmacisti che hanno dimostrato fin dall'inizio di credere nell'iniziativa, collaborando per creare una rete a servizio del cittadino che trova nella Farmacia, luogo di prossimità e familiare, prestazioni di elevato standard qualitativo, al pari di quelle realizzate in ospedale. Questa prima fase di sperimentazione ha dimostrato le potenzialità della telemedicina su vari fronti: diminuzione dei tempi d'attesa, presidio di salute sul territorio, diffusione capillare del servizio ed implementazione di un approccio di medicina di genere: tutti fattori che consentono di intercettare sempre più precocemente possibili problematiche e consentire ai cittadini, tutti i cittadini, un accesso altamente professionale sempre più agevole, e di prossimità ai Servizi Sanitari, come declinato anche dal DM 77/2023.”.
Soddisfazione per il risultato raggiunto e una più che positiva risposta da parte della cittadinanza si registrano anche nelle parole del presidente di Federfarma Roberto Laneri che ha sottolineato come, a creare maggior apprezzamento da parte dei pazienti, abbiano contribuito “la possibilità d’accesso al servizio in tempi rapidi e la dislocazione capillare delle farmacie. Distribuzione geografica che consentirà di fruire della telerefertazione cardiologica in modo semplice e pratico, quasi sotto casa. La presenza di prossimità delle farmacie, unitamente al loro ampio ventaglio orario d’esercizio, ne fa un fondamentale presidio territoriale che, affiancando il quotidiano impegno del medico di famiglia, si conferma d’estremo vantaggio per la tutela della salute dei cittadini. Gli esami eseguiti attengono del resto ai medesimi criteri qualitativi di quelli fatti in ospedale e, qualora si registrassero anomalie, un canale diretto di comunicazione con la Cardiologia consentirebbe la subitanea presa in carico del problema attraverso ulteriori accertamenti. Per questo, dopo questa prima, fortunata prima fase della sperimentazione, siamo felici dell’avviso del suo step successivo, che vedrà l’aumentato numero di farmacie aderenti (43 in totale) dislocate su tutto il territorio provinciale”.