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L’Azienda Usl di Piacenza ha partecipato al 57esimo Congresso nazionale della Società italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità pubblica (S.It.I.) di Palermo con svariate presentazioni di poster che hanno messo in luce le alte professionalità nei diversi servizi in un’ottica di collaborazione tra discipline differenti per l’innovazione e la ricerca.

L’esperienza sulle strategie di contrasto all’antibioticoresistenza implementate dall’Azienda Usl di Piacenza è stata oggetto della presentazione della dottoressa Paola Cella, portavoce di un lavoro corale che ha coinvolto Innovazione e Ricerca, Processi clinici e Strutture accreditate, Malattie infettive, Farmacia ospedaliera, Microbiologia, Igiene delle Strutture sanitarie e le Direzioni Generale e Sanitaria.

L’antimicrobicoresistenza rappresenta un’emergenza sanitaria globale che richiede azioni concrete per garantire terapie efficaci contro infezioni sempre più difficili da trattare. In questo contesto, l’Azienda Usl di Piacenza ha avviato un programma di Antimicrobial Stewardship (AMS) ai fini di migliorare l’appropriatezza prescrittiva, indirizzando la scelta del farmaco, della dose, della via di somministrazione e della durata della terapia. Grazie all’impegno del Gruppo operativo per l’uso responsabile degli antibiotici, l’Azienda di Piacenza si è dimostrata un esempio virtuoso nella gestione multidisciplinare della terapia antimicrobica, adottando una serie di iniziative innovative volte a promuovere la corretta prescrizione allo scopo di ridurre la durata e i costi delle terapie secondo una logica di costo-efficacia.

La dottoressa Maria Grazia Procopio ha curato la presentazione del progetto VI.Si.T.A.RE, acronimo di visite per la sicurezza, la trasparenza e l’affidabilità, realizzato con Beatrice Zerbi e Maria Grazia Silvotti per la Direzione medica, Giampietro Scaglione direttore del Servizio prevenzione e protezione, Franco Federici direttore del Presidio unico, Giuseppe Arcari per gli Affari generali e rapporti istituzionali.

Lo studio si concentra sui rischi a cui può essere esposto il personale sanitario. L’analisi è stata condotta in collaborazione con i professionisti che hanno evidenziato situazioni potenzialmente a rischio. Da qui sono partite le proposte per creare una maggiore sicurezza. Il progetto è stato avviato al Centro salute mentale nel 2023 con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza e ha portato alla messa in atto di interventi strutturali, impiantistiche e organizzative che hanno avuto l'obiettivo di migliorare la sicurezza degli operatori.

La dottoressa Beatrice Zerbi ha presentato un interessante studio sulla sorveglianza e il controllo di un gruppo di batteri resistenti agli antibiotici – gli enterobatteri produttori di carbapenemasi o Cpe – e sulla loro diffusione tra i pazienti nelle Case di residenza per anziani, redatto in sinergia con Maria Grazia Silvotti, Pasquale Salvatore Turano, direttore di Geriatria territoriale, Barbara Paradisi dell’Organizzazione territoriale della non autosufficienza Val d'Arda e Franco Federici.

Le linee di indirizzo per la sorveglianza dei batteri multi-resistenti evidenziano come i pazienti delle Cra siano più esposti a batteri resistenti agli antibiotici. Di questi gli enterobatteri produttori di carbapenemasi sono estremamente pericolosi poiché, a un elevato tasso di mortalità che arriva al 70% nelle batteriemie, uniscono un’estrema facilità di diffusione tra i pazienti. Nel 2024 Igiene delle strutture sanitarie dell’Ausl di Piacenza ha avviato un progetto di analisi della situazione nelle Case per anziani. Dall’indagine è emerso che le Cra applicano correttamente le azioni per contenere la diffusione dei batteri, ma c’è una scarsa conoscenza sul tema della sorveglianza. L’Azienda ha quindi già programmato un evento formativo dedicato alle pratiche e ai protocolli per la diagnosi, la sorveglianza e il controllo degli enterobatteri produttori di carbapenemasi.

Ultimo aggiornamento

06-03-2025 15:14

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