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“HCC e colangiocarcinoma: lo stato dell’arte in continua evoluzione” è il titolo del convegno, patrocinato dall’Ausl di Piacenza, che si terrà venerdì 16 febbraio, dalle 9 alle 17, nella sala conferenze di via Anguissola.

Nella giornata saranno approfonditi i principali aspetti dei due maggiori tumori epatici, che originano rispettivamente dalle cellule del fegato e dei dotti biliari che lo collegano all’intestino. L’HCC (Hepatocellular Carcinoma) è un tumore che origina dalle cellule del fegato. Il colangiocarcinoma è un tumore maligno che si sviluppa nei colangiociti, le cellule dei dotti biliari tra il fegato e l’intestino.

Tanti gli interventi in programma, inclusi quelli dei tre responsabili scientifici: Elena Orlandi, oncologa (“Le sequenze terapeutiche: quale migliore strategia di cura?”), Filippo Banchini, chirurgo (“Implementazione del 3D in chirurgia epatica”) e Maria Gabriella Marinone, gastroenterologo (“Colangiocarcinoma: una patologia in espansione”; insieme a Michele Di Stasi, gastroenterologo ed epatologo), tutti professionisti dell’Azienda Usl di Piacenza. Nutrita, in generale, la presenza di medici dell’ospedale di Piacenza. Daniele Vallisa, direttore dipartimento di Oncoematologia, introdurrà la sessione della mattina. Patrizio Capelli, direttore dipartimento Chirurgia, modererà gli interventi della prima sessione, mentre Emanuele Michieletti, direttore dipartimento Funzioni radiologiche, presenterà “Il punto di vista del radiologo: quali terapie locali?”.

Nel pomeriggio, Elisa Anselmi, direttore di Oncologia, e Giovanni Aragona, direttore di Gastroenterologia ed epatologia, modereranno le due sessioni. Sempre nel pomeriggio, anche “Il biologo molecolare: quale ruolo nel Pdta oltre la prima linea”, un intervento di Alessandro Ubiali, responsabile laboratorio di Biologia molecolare diagnostica e predittiva.

Diversi anche gli ospiti provenienti dai centri di Milano, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Napoli.

“Il convegno è incentrato sulla multidisciplinarità, perché epatocarcinoma (HCC) e colangiocarcinoma – i due maggiori tumori epatici – implicano che il paziente sia preso in carico da un team multidisciplinare. Dall’oncologo, dal gastroenterologo, dal chirurgo e da altre figure che interverranno al convegno. L’incontro ospiterà professori di caratura nazionale ed internazionale provenienti da tutti gli ambiti coinvolti”, ha detto Elena Orlandi.

L’epatocarcinoma rappresenta tra l’80 e il 90% delle patologie neoplastiche del fegato, ma a Piacenza anche il colangiocarcinoma è purtroppo abbastanza frequente. “L’ospedale di Piacenza, infatti – ha proseguito Orlandi – è uno dei centri che in Regione ha avuto l’opportunità, visto il consistente numero di pazienti, di accedere a un farmaco immunoterapico non ancora in commercio. I numeri, da noi, sono alti se rapportati ad altre realtà regionali”.

I crediti ECM saranno validi non solo per i medici, ma anche per biologi (fondamentali, soprattutto per quanto riguarda il colangiocarcinoma e il discorso delle mutazioni e delle potenzialità terapeutiche legate alle valutazioni mutazionali in NGS), farmacisti, fisici sanitari, infermieri, tecnici sanitari di radiologia medica, tecnici sanitari di laboratorio biomedico.

Per ulteriori informazioni sui crediti ECM:

info@mitcongressi.it

www.mitcongressi.it


Nella foto di Michele Cinotti, dalla sinistra alla destra: Orlandi, Banchini, Marinone.

Ultimo aggiornamento

01-02-2024 12:02

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