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È già attivo da qualche settimana la sperimentazione per verificare se è ulteriormente possibile migliorare la risposta dei soccorsi alla cittadinanza e ridurre ulteriormente i già ottimi tempi di intervento nella media e alta Val Trebbia, da Travo a Ottone. Per i mesi di luglio, agosto e settembre, grazie a un cambiamento organizzativo introdotto: una delle due auto infermieristiche 118 in partenza da Bobbio diventa itinerante e nelle ore diurne si muoverà sulla SS45 secondo un algoritmo specifico, con tappe a Marsaglia e Ottone.

Il progetto è stato presentato dal direttore generale Paola Bardasi, affiancata dal direttore dell’Emergenza urgenza Enrica Rossi e al dirigente delle Professioni sanitarie per l’area dell’Emergenza urgenza Stefano Nani, con Giuseppe Colla, presidente della Croce Rossa, e Paolo Rebecchi, coordinatore di Anpas Piacenza. Presenti anche il direttore del distretto di Ponente Giuseppe Magistrali e i rappresentati dei comuni interessati: Roberto Pasquali sindaco di Bobbio, l’assessore Adele Andreoni in rappresentanza del sindaco Fausta Pizzaghi per Cerignale, il consigliere comunale Ivan Usuelli in rappresentanza sindaco Ester Pugni di Coli, il vice sindaco Anna Mozzi in rappresentanza del sindaco Renato Bertonazzi di Corte Brugnatella, il sindaco Federico Beccia di Ottone, il sindaco Roberta Valla di Travo e il sindaco Giovanni Razzari di Zerba. “Il nostro obiettivo è perfezionare ancora di più un sistema altamente virtuoso che già funziona al meglio: verificando se è possibile diminuire ulteriormente i nostri tempi di intervento che già sono sotto la media regionale – ha sottolineato il direttore generale – Come? Con un’auto infermieristica mobile sul territorio, mentre un’altra sarà pronta a intervenire dall’ospedale di Bobbio, per assistere turisti e cittadini in caso di emergenza. Se la sperimentazione avrà successo, sarà replicata anche in Val d’Arda”.

“Il nostro – ha quindi aggiunto Stefano Nani – è un sistema organizzativo virtuoso ed efficace poiché si basa su un modello inclusivo, che coinvolge i nostri professionisti e i volontari di Anpas e Croce Rossa. Grazie a un investimento aziendale, con personale aggiuntivo dalle 8 alle 20 in servizio al Cau di Bobbio, possiamo usare diversamente i mezzi infermieristici. Una vettura rimarrà fissa a Bobbio, l’altra sarà mobile lungo la Statale 45. L’obiettivo è migliorare i tempi di risposta, che già sono ottimi grazie alla consolidata collaborazione tra sanitari e volontari che vanta 30 sedi sul territorio e l’integrazione con il personale dell’Ausl”.

“Il nostro primario obiettivo è portare tempestivamente e nel miglio modo possibile i soccorsi a chi ne ha bisogno – ha aggiunto Enrica Rossi – obiettivo che già raggiungiamo quotidianamente con i nostri 13 minuti di risposta rispetto ai 18 della media regionale, ma che vogliamo perfezionare ancora di più”.

Enrico Lucenti, infermiere del 118 ha illustrato il funzionamento del sistema “che si fonda su una stima puntuale dei tempi di permanenza dei mezzi calcolando la probabilità di intercettare una chiamata di emergenza zona per zona”.

“Le emergenze – ha pertanto concluso Stefano Nani - verranno gestire a livello centrale, in base alla geolocalizzazione verrà deciso se far intervenire il mezzo mobile o l’auto infermieristica che resta in dotazione all’ospedale di Bobbio”.

Ultimo aggiornamento

10-07-2024 13:07

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