Il caregiver familiare è la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura nell'ambito del piano assistenziale individualizzato di una persona cara consenziente, in condizioni di non autosufficienza o comunque di necessità di ausilio di lunga durata, non in grado di prendersi cura di sé

(Legge regionale 2/2014 Art 2 c. 1).

La finalità degli interventi è quella di sostenere nell’attività di cura i caregiver che vivono situazioni di particolare affaticamento e necessitano di un supporto nella gestione assistenziale e che hanno la necessità di assentarsi per motivi di salute, assenza programmata dell’assistenza privata o particolari esigenze personali.

Come si accede

Il caregiver può rivolgersi all’assistente sociale del proprio Comune di residenza con cui potrà confrontarsi circa le opportunità e i percorsi di accesso alle misure previste dal progetto di sostegno.

La definizione del progetto e l’accesso ai servizi avviene sulla base di una valutazione multidimensionale sociosanitaria.

L’accesso ai servizi a sostegno del caregiver familiare richiede la compilazione della specifica modulistica regionale:

  • scheda riconoscimento caregiver
  • sezione Caregiver familiare
  • scala Zarit

Servizi

Distretto di Levante
Il progetto prevede l’attivazione di inserimenti individualizzati di sollievo dall’attività di cura a sostegno del caregiver, attraverso il trasferimento temporaneo della persona che necessita di assistenza, in una struttura residenziale o semiresidenziale, rispondente alle specifiche esigenze individuali.

Sono altresì previsti interventi di sostegno economico (assegni di cura) che riconoscono l’impegno assistenziale dei caregiver familiari che si prendono cura dei propri cari non autosufficienti nel proprio contesto di vita e che garantiscono le attività previste nel programma assistenziale personalizzato.

Distretto di Ponente
Sono previsti interventi individualizzati di sollievo al domicilio o in struttura residenziale e semiresidenziali. In situazioni di particolare gravità, al fine di contenere il rischio di eccessivo sovraccarico e affaticamento dal lavoro di cura, è possibile realizzare interventi temporanei, di carattere straordinario, che prevedono l’attivazione di personale qualificato al domicilio o la realizzazione di inserimenti temporanei diurni o residenziali, mirati a offrire momenti di sollievo ai caregiver familiari, con la possibilità di supporto ed affiancamento nello svolgimento dei compiti di cura.

È previsto un potenziamento del progetto distrettuale Sostegno all’assistenza familiare (Saf) che consente la realizzazione di interventi temporanei e gratuiti di personale qualificato al domicilio, per sostenere, affiancare e formare i caregiver familiari, che vivono situazioni di particolare complessità.
I due ambiti di applicazione riguardano
- la domiciliarità di pazienti affetti da demenza, patologia complessa che impatta fortemente sulla vita dei familiari
- la dimissione protetta, che comporta un gravoso impegno per la gestione e riorganizzazione del setting assistenziale in funzione dei nuovi bisogni del proprio caro.

Sono altresì previsti interventi di sostegno economico (assegni di cura), che riconoscono l’impegno assistenziale dei caregiver familiari che si prendono cura dei propri cari non autosufficienti nel proprio contesto di vita e che garantiscono le attività previste nel programma assistenziale personalizzato.

Distretto di Piacenza
Il progetto di sollievo domiciliare per le persone anziane in dimissione dall’ospedale trae origine dalla volontà della Regione Emilia-Romagna di valorizzare la cura familiare e supportare il ruolo del caregiver. Di conseguenza il distretto della Città di Piacenza si è attivato in un’ottica di co-progettazione tra Ausl e Comune per la stesura di tale progetto che si lega alla segnalazione delle dimissioni protette degli anziani; in tal caso viene offerto un servizio domiciliare gratuito con personale qualificato per un periodo massimo di 4 settimane nell’arco dell’annualità per massimo 20 ore settimanali.