L’ictus (in inglese stroke) è la patologia neurologica più frequente e la prima causa di disabilità dell’ adulto, coinvolgendo molti servizi necessita di una collaborazione sia multi-specialistica che multi-professionale.

Questo comporta la creazione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale dedicato, che descrive tutte le procedure per le diverse fasi: acuta, gestione della degenza, post-acuta, lungodegenza e Assistenza domiciliare integrata (ADI).

Il responsabile del percorso è Donata Guidetti, direttore del reparto di Neurologia.


Fase pre-ospedaliera

Soccorso e valutazione:

  • chiamata tempestiva al 118 con attivazione del codice ictus per : bocca storta, mancanza di forza al braccio e/o alla gamba, difficoltà nel parlare, difficoltà a mantenere la stazione eretta con eventuali disturbi di vista, difficoltà nello scandire le parole, difficoltà nel deglutire
  • prima valutazione medico-infermieristica direttamente sul territorio o prima valutazione infermieristica in area triage del Pronto soccorso se accesso con mezzo proprio
  • attribuzione/conferma codice Ictus oppure attribuzione della codifica più appropriata rispetto al livello di gravità
  • centralizzazione del paziente con attribuzione codice Ictus, previo contatto telefonico con il Pronto soccorso di Piacenza

Fase ospedaliera

Attribuzione codice Ictus:

  • accesso immediato in ambulatorio Pronto soccorso per visita medica
  • esecuzione ed invio esami ematochimici secondo profilo stroke (emergenza)
  • visita neurologica e compilazione consulenza
  • esecuzione e refertazione Tac encefalo ed evenuale angio-Tc in regime di emergenza
  • predisposizione per inizio trattamento trombolisi in caso di Tac permissiva e criteri d’inclusione rispettati
  • Invio a Parma dei pazienti con occlusione di un grosso vaso intracranico per esecuzione di trombectomia meccanica
  • ricovero nell'untià Stroke della Neurologia in caso di trattamento trombolitico o per i pazienti acuti sottoposti a solo trattamento convenzionale, e dei pazienti al rientro da Parma dopo trombectomia

Trombolisi:

  • predisposizione richiesta ulteriore Tac (urgente a 24 ore)
  • costante monitoraggio nelle prime 24 ore
  • completamento della diagnostica mediante esami doppler, radiologici, cardiologici, consulenze multidisciplinari per complicanze intercorrenti
  • contatto con la Medicina Riabilitativa per il paziente in fase acuta (richiesta di consulenza fisiatrica)
  • richiesta di trasferimento in fisiatria ad esami terminati e paziente stabile

Riabilitazione in acuto:

  • valutazione fisiatrica entro 48 ore (72 ore in caso di giorni festivi)
  • indicazione del setting riabilitativo più adeguato
  • garanzia d’inizio del trattamento riabilitativo entro il giorno lavorativo successivo alla valutazione fisiatrica

Riabilitazione post-acuzie

  • Coinvolgimento del case manager COCC (Centrale operativa continuità di cure) per la prosecuzione del trattamento riabilitativo indicato dal fisiatra in post-acuzie (intensivo o estensivo)
  • Contatto e confronto con i famigliari del paziente
  • Organizzazione del trasferimento del paziente secondo il setting definito: domicilio o struttura riabilitativa

Il case manager COCC conosce i punti di riferimento sul territorio ai quali rivolgere le richieste di prosecuzione dell’assistenza, dopo il ricovero ospedaliero. L'équipe dimissioni protette fornisce le informazioni sulle procedure da seguire per l’ottenimento di ausili e presidi fondamentali per la qualità di vita dei pazienti, quali ad esempio letti articolati, materassi antidecubito, presidi per l’incontinenza (pannoloni, cateteri, sacche, ecc.), presidi per la nutrizione e la ventilazione, attivando se necessario, il Servizio infermieristico domiciliare (ADI) e i Servizi sociali del Comune di residenza.

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