Il trauma rappresenta la prima causa di mortalità e morbilità per persone con età compresa tra 1 e 44 anni.

Se lo sviluppo e l’applicazione di norme di prevenzione sta avendo un impatto sicuramente positivo nel ridurre il numero delle persone traumatizzate e l’entità delle lesioni riportate dalle stesse, è fondamentale migliorare l’assistenza a questa categoria di pazienti una volta che l’evento è avvenuto con l’obiettivo di ridurre la mortalità, ridurre la comparsa di complicanze e degli esiti invalidanti, ridurre la durata della degenza ospedaliera e facilitare il reinserimento nella vita attiva.

Tutto ciò comporta un lavoro di squadra pianificato in precedenza che interseca molteplici discipline sanitarie e professionisti, svolto in tempi brevi poiché il trauma è un evento potenzialmente evolutivo in pochi minuti.

Il responsabile del percorso è Mario Pizzamiglio, dirigente medico di Rianimazione, Terapia intensiva e recovery room.


Fase pre-ospedaliera

La chiamata al 118 è fondamentale per inquadrare correttamente l’evento e inviare i mezzi di soccorso idonei (Msa = mezzi di soccorso avanzato con medico e/o infermiere) che garantiscano un adeguato trattamento (gestione avanzata delle vie aeree, somministrazione di farmaci e liquidi) prima del trasporto verso l’ospedale appropriato.

Il trasporto del paziente vittima di trauma grave (accertato o sospetto) viene sempre concordato con la centrale operativa Emilia ovest 118 è può riguardare l’indirizzo verso il Pronto soccorso di Piacenza o un ospedale fuori provincia (Parma o Cremona).


Fase ospedaliera

Giunto in Pronto soccorso il paziente con trauma grave (accertato o sospetto), viene preso in carico dal trauma team, un’équipe multidisciplinare composta da medico rianimatore, medico e infermieri di Pronto soccorso e specialisti individuati in funzione delle lesioni riportate dalla vittima.

Il paziente viene sottoposto a:

  • valutazione primaria comprensiva di valutazione clinica, prelievi per indagini di laboratorio, accertamenti diagnostici (ecografia, rx , tc) atti al trattamento di lesioni pericolose per la vita
  • valutazione secondaria con lo scopo di definire meglio le tappe successive del percorso (ulteriori indagini, interventi chirurgici, ricovero o trasferimento negli altri ospedali)