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Presentazione

La specializzazione in Ortopedia e traumatologia si occupa della diagnosi e della cura delle patologie del sistema osteomuscolare, ovvero lo scheletro, le articolazioni, i muscoli, i tendini e non solo: infatti questi organi sono movimentati da un raffinato sistema elettrico che è costituito dai nervi periferici.

La nostra area chirurgica di Ortopedia e traumatologia fornisce assistenza ai pazienti affetti da patologia chirurgica garantendo un’adeguata continuità clinica e assistenziale per tutto il periodo della degenza.

Cosa facciamo

In particolare, in questo reparto, vengono trattate:

  • Traumatologia
    Fratture di spalla e omero, fratture della mano e del polso, fratture di gomito, fratture del femore, fratture di ginocchio, fratture di gamba, fratture del piede
  • Ortopedia
    Protesi di anca, ginocchio e spalla, chirurgia vertebrale, chirurgia artroscopica di spalla, ginocchio e caviglia
  • Chirurgia della mano e del piede
    Il reparto è suddiviso in stanze a uno o tre posti letto dotate di servizi igienici. Il posto letto è assegnato dal coordinatore infermieristico o dall’infermiere in base alla patologia, alla disponibilità del momento, al sesso, all’età e alla complessità clinico-assistenziale

Struttura

Struttura di appartenenza
Chirurgia

Dipartimento dell'area ospedaliera

Direttore di unità operativa
Maniscalco Pietro
Coordinatore
Balogh Gyongyi
Montani Simona

Contatti

Ospedale "G da Saliceto"

Via Taverna, 49 (ingresso 8A) - Piacenza - 29121

Orari

I visitatori possono entrare tutti i giorni dalle 7 alle 8, dalle 13 alle 14 e dalle 17 alle 20.

Telefoni per il pubblico:

Allegati

Ulteriori informazioni

Consigli in caso di immobilizzazione di un arto con apparecchio gessato

Occorre sapere che:

  • il gesso e la resina asciugano completamente in tempi lunghi quindi si consiglia, nelle prime 48/72 ore, di appoggiare l’arto ingessato su piani morbidi per evitare deformazioni che potrebbero provocare disturbi o rovinare il gesso - non bisogna mai bagnare il bendaggio o l’apparecchio gessato
  • la cute libera adiacente va lavata con acqua e sapone senza bagnare il gesso o il bendaggio; in caso di difficoltà si può usare una schiuma detergente
  • per diminuire il dolore e il rischio di complicanze circolatorie è necessario tenere l’arto immobilizzato sollevato soprattutto per i primi giorni. Per evitare il gonfiarsi delle dita (edema) e per favorire la sua scomparsa assumere le posizioni suggerite nelle immagini allegate
  • è vietato l’uso di borotalco, creme, pomate o polveri in genere. In caso di prurito non grattarsi con filo di ferro, uncinetti, penne o altro. Il rischio legato a tali manovre è quello di danneggiare la cute creando così piaghe infette con sviluppo di batteri o funghi.

Ricordarsi di:

  • posizionare un cuscino piegato sul letto avendo l’accortezza di sistemarlo in modo che il gomito poggi sul piano del letto stesso e il polso sulla parte più alta del cuscino;
  • posizionare dei cuscini sotto la gamba all’altezza del polpaccio in modo che il piede rispetto al gluteo sia sollevato di almeno 10 centimetri;
  • utilizzare altri presidi quali cuscinetti e salviette arrotolate posizionati all’altezza del calcagno in modo che il piede dell’arto ingessato o bendato non ruoti;
  • rimanere in piedi il meno possibile - posizionare su di una sedia l’arto inferiore bendato o ingessato quando ci si trova in posizione seduta;
  • controllare sempre che le dita mantengano temperatura, colore, sensibilità e mobilità di quelle dell’arto controlaterale. Attenzione: la frattura provoca una perdita di sangue sottocute che nei giorni successivi al trauma si evidenzia sotto forma di ematoma che per gravità migra all’estremità dell’arto infortunato. Questa colorazione della cute è da considerarsi normale, non lo è invece l’eccessivo gonfiore e soprattutto il colore bluastro delle unghie. Per questo occorre evitare di smaltare le unghie quando si è portatori di un apparecchio gessato;
  • avvisare immediatamente un medico o recarsi presso l’ospedale se mano o piede appaiono freddi o insensibili, se si avvertono formicolii alle dita o se le unghie appaiono bluastre, se si avverte intenso dolore e se per qualunque motivo l’apparecchio gessato risulti essere rotto o l’immobilizzazione appaia troppo larga o troppo stretta;
  • mobilizzare l’arto all’interno del bendaggio o apparecchio gassato per evitare atrofia muscolare e disturbi circolatori eseguendo ripetutamente nell’arco della giornata esercizi di flesso-estensione delle dita, contrazione dei muscoli, sollevamento dell’arto.

Ultimo aggiornamento

29-09-2023 11:09

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