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Presentazione

La specializzazione in Ortopedia e traumatologia si occupa della diagnosi e della cura delle patologie del sistema osteomuscolare, ovvero lo scheletro, le articolazioni, i muscoli, i tendini e non solo: infatti questi organi sono movimentati da un raffinato sistema elettrico che è costituito dai nervi periferici.

La nostra area chirurgica di Ortopedia e traumatologia fornisce assistenza ai pazienti affetti da patologia chirurgica garantendo un’adeguata continuità clinica e assistenziale per tutto il periodo della degenza.

Cosa facciamo

In particolare, in questo reparto, vengono trattate:

  • Traumatologia
    Fratture di spalla e omero, fratture della mano e del polso, fratture di gomito, fratture del femore, fratture di ginocchio, fratture di gamba, fratture del piede
  • Ortopedia
    Protesi di anca, ginocchio e spalla, chirurgia vertebrale, chirurgia artroscopica di spalla, ginocchio e caviglia
  • Chirurgia della mano e del piede
    Il reparto è suddiviso in stanze a uno o tre posti letto dotate di servizi igienici. Il posto letto è assegnato dal coordinatore infermieristico o dall’infermiere in base alla patologia, alla disponibilità del momento, al sesso, all’età e alla complessità clinico-assistenziale

Struttura

Struttura di appartenenza
Chirurgia

Dipartimento dell'area ospedaliera

Direttore di unità operativa
Maniscalco Pietro
Coordinatore
Baggio Alessandro
Savioli Claudia

Contatti

Ospedale "G da Saliceto"

Cantone del Cristo, edificio 8, ingresso A (area ospedaliera di Piacenza)

Orari

I visitatori possono entrare tutti i giorni dalle 7 alle 8, dalle 13 alle 14 e dalle 17 alle 20.

Telefoni per il pubblico:

Allegati

Ulteriori informazioni

Consigli in caso di immobilizzazione di un arto con apparecchio gessato

Occorre sapere che:

  • il gesso e la resina asciugano completamente in tempi lunghi quindi si consiglia, nelle prime 48/72 ore, di appoggiare l’arto ingessato su piani morbidi per evitare deformazioni che potrebbero provocare disturbi o rovinare il gesso - non bisogna mai bagnare il bendaggio o l’apparecchio gessato
  • la cute libera adiacente va lavata con acqua e sapone senza bagnare il gesso o il bendaggio; in caso di difficoltà si può usare una schiuma detergente
  • per diminuire il dolore e il rischio di complicanze circolatorie è necessario tenere l’arto immobilizzato sollevato soprattutto per i primi giorni. Per evitare il gonfiarsi delle dita (edema) e per favorire la sua scomparsa assumere le posizioni suggerite nelle immagini allegate
  • è vietato l’uso di borotalco, creme, pomate o polveri in genere. In caso di prurito non grattarsi con filo di ferro, uncinetti, penne o altro. Il rischio legato a tali manovre è quello di danneggiare la cute creando così piaghe infette con sviluppo di batteri o funghi.

Ricordarsi di:

  • posizionare un cuscino piegato sul letto avendo l’accortezza di sistemarlo in modo che il gomito poggi sul piano del letto stesso e il polso sulla parte più alta del cuscino;
  • posizionare dei cuscini sotto la gamba all’altezza del polpaccio in modo che il piede rispetto al gluteo sia sollevato di almeno 10 centimetri;
  • utilizzare altri presidi quali cuscinetti e salviette arrotolate posizionati all’altezza del calcagno in modo che il piede dell’arto ingessato o bendato non ruoti;
  • rimanere in piedi il meno possibile - posizionare su di una sedia l’arto inferiore bendato o ingessato quando ci si trova in posizione seduta;
  • controllare sempre che le dita mantengano temperatura, colore, sensibilità e mobilità di quelle dell’arto controlaterale. Attenzione: la frattura provoca una perdita di sangue sottocute che nei giorni successivi al trauma si evidenzia sotto forma di ematoma che per gravità migra all’estremità dell’arto infortunato. Questa colorazione della cute è da considerarsi normale, non lo è invece l’eccessivo gonfiore e soprattutto il colore bluastro delle unghie. Per questo occorre evitare di smaltare le unghie quando si è portatori di un apparecchio gessato;
  • avvisare immediatamente un medico o recarsi presso l’ospedale se mano o piede appaiono freddi o insensibili, se si avvertono formicolii alle dita o se le unghie appaiono bluastre, se si avverte intenso dolore e se per qualunque motivo l’apparecchio gessato risulti essere rotto o l’immobilizzazione appaia troppo larga o troppo stretta;
  • mobilizzare l’arto all’interno del bendaggio o apparecchio gassato per evitare atrofia muscolare e disturbi circolatori eseguendo ripetutamente nell’arco della giornata esercizi di flesso-estensione delle dita, contrazione dei muscoli, sollevamento dell’arto.

Ultimo aggiornamento

30-05-2024 10:05

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