Centro pneumotisiologico
DEFINIZIONE DI TUBERCOLOSI
La tubercolosi (TBC) è una malattia infettiva infiammatoria, causata dal bacillo di Koch che si può combattere grazie ad antibiotici specifici. E' una malattia con forte rilevanza sociale perciò è soggetta a notifica obbligatoria.
CONTAGIO
Il contagio avviene attraverso l'inalazione di piccolissime goccioline contenenti il bacillo tubercolare, espulse da un individuo ammalato, quando parla, tossisce, starnutisce o canta. La resistenza individuale alla Tbc dipende dallo stato di salute, dalle condizioni di vita del soggetto e da fattori genetici. Non tutti i pazienti affetti da Tbc sono contagiosi, cioè in grado di trasmettere la malattia agli altri.
COME SI DISTRUGGE IL BACILLO DI KOCH
Il bacillo di Koch è un bacillo a lenta moltiplicazione, sensibile al calore, alla luce, all'essiccamento e ai raggi ultravioletti.
CONTATTI IN CHEMIOPROFILASSI
La chemioterapia preventiva antitubercolare o detta comunemente “Chemioprofilassi” viene consigliata alle persone cutipositive alla tubercolina quando si ipotizza che, in conseguenza di un'avvenuta infezione tubercolare, possono essere rimasti in quella sede dei bacilli latenti, per cosi dire dormienti. Essi a distanza di tempo, a causa di un indebolimento dell'organismo, nel 5-10% dei casi, potrebbero riattivarsi e dare origine a una malattia tubercolare. La chemioprofilassi consiste nell'assunzione di un farmaco specifico per un periodo di sei mesi in associazione alla vitamina B6. È importante non consumare alcolici per tutto il periodo della cura. Prima dell'inizio della terapia e ogni due mesi vengono effettuati esami di laboratorio per verificare il buon funzionamento del fegato e del rene. Se compaiono disturbi quali nausea, vomito, vertigini, turbe della visione, avvisare subito il nostro servizio e il proprio medico curante. Se i disturbi sono intensi, sospendere immediatamente il farmaco. Inoltre è importante presentarsi puntualmente ai controlli bimestrali stabiliti.
NORME PER EVITARE LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA PAZIENTE
Il malato deve:
- coprire naso e bocca con un fazzoletto di carta, quando tossisce e starnutisce
- eliminare il fazzoletto direttamente nell'immondizia
- lavare le mani con acqua e sapone dopo ogni operazione contaminante
- indossare la mascherina quando viene a contatto con altre persone
CONTATTI
Indossare mascherina protettiva apposita (filtrante facciale-FFP2). Utilizzare materiale monouso guanti di protezione per la manipolazione di secrezioni aeree (escreato, catarro, sputo). Lavare le mani dopo aver rimosso i guanti e il filtrante facciale.
PULIZIA ED ELIMINAZIONE DEI RIFIUTI
- aprire, ogni 2 ore e per 10 minuti le finestre, favorire il cambio dell'aria
- eseguire quotidianamente la pulizia degli arredi e del locale che ospita il malato
- utilizzare preferibilmente prodotto a base di ipoclorito di sodio (es: amuchina-candeggina)
- esporre al sole, se possibile, il materiale non lavabile (tappeti,coperte,vestiario…)
- trattare la biancheria senza particolari precauzioni
- dove è possibile lavare separatamente, utilizzare acqua molto calda e far asciugare al sole
- eliminare direttamente nel contenitore dei rifiuti guanti, filtrante facciale e altro materiale contaminato
- visitatori: limitare le visite da parte dei parenti e amici; è comunque sempre necessario indossare il filtrante e al termine della visita lavare accuratamente le mani. Il paziente contagioso viene ricoverato in una stanza dotata di un sistema di aerazione forzata che provvede a un ricambio efficace dell'aria per ridurre il rischio di contagio. L'isolamento del paziente affetto da Tbc si rende necessario fino a quando persiste il rischio di infettività.