Il parto tramite taglio cesareo, avviene con un intervento chirurgico mediante un taglio sulla parete addominale, e uno sulla parete uterina, attraverso le quali uno o più feti, la placenta e gli annessi vengono estratti.

L’Italia è uno dei paesi con il più alto numero di tagli cesarei annui in Europa.

L’Emilia Romagna, ha un tasso di cesarei di nove punti più basso rispetto alla media italiana (2017)

Il taglio cesareo rispetto al parto naturale presenta un maggior rischio per madre e bambino e dovrebbe essere effettuato solo in presenza di indicazioni specifiche.

Anche con il taglio cesareo è raccomandato lo skin to skin, che può essere:

  • Immediato entro pochi minuti dalla nascita,
  • molto precoce entro 30-40’,
  • precoce entro le 24h.

Presso il nostro punto nascita esso viene iniziato quando la donna rientra dalla sala operatoria. In assenza della mamma, lo skin to skin può iniziare con il papà e continuare poi con la mamma.

Esistono 4 categorizzazioni di rischio che stabiliscono i tempi entro i quali deve essere eseguito un taglio cesareo.

Si passa dalla categoria 1 dove deve essere espletato nel minor tempo possibile, alla categoria 4 dove viene programmato.

In tutti i casi, il taglio cesareo prevede una valutazione anestesiologica che avviene nei casi di taglio cesareo programmato , in un setting ambulatoriale, e in caso di urgenza in reparto degenza o in sala parto. In caso di emergenza in sala operatoria.

La valutazione anestesiologica prevede l’acquisizione del consenso all’anestesia, fortemente raccomandato la loco regionale (quando possibile).

Il taglio cesareo programmato, verrà calendarizzato in fase di presa in carico della gravidanza, dove si decide il timing e le modalità del parto, il medico ginecologo acquisirà il consenso informato, e l’ ostetrica programmerà la giornata del ricovero, di solito il giorno stesso del ‘intervento.

Il ricovero avviene al terzo piano blocco b al mattino a digiuno, l’intervento tendenzialmente verrà eseguito al pomeriggio.

La donna sarà invitata ad eseguire una doccia prima dell’intervento (o a domicilio prima del ricovero).

Non è previsto l’ingresso in sala operatoria del papà o della persona indicata dalla gravida come accompagnatore, che comunque potrà restare in sala d’attesa ad attendere il ritorno di mamma e neonato in sala parto.

Al rientro in sala parto l’ostetrica provvederà a far iniziare lo skin to skin alla mamma e ad osservare il primo tentativo di attacco al seno, al termine delle prime due ore di post-intervento, la diade sarà accompagnata in reparto, dove sarà’ affidata all’ostetrica/o di reparto che continuerà’ con i controlli e le valutazione del caso, e che provvederà ai bisogni della diade.

Dopo sei/sette h dall’ intervento è possibile bere e a distanza di 12h iniziare ad alimentarsi con una dieta leggera.

Dopo 12h dall’intervento la puerpera potrà mobilizzarsi e quindi rimuovere il catetere vescicale.

Dopo 24h è consigliato eseguire la doccia, che dovrà essere fatta ogni giorno di degenza, con il cambio della medicazione.

La dimissione avviene indicativamente a 72h dall’intervento, la rimozione dei punti invece, se necessaria, sarà eseguita dopo sette giorni dall’intervento, con appuntamento che sarà dato alla dimissione.

Non è consigliata la fascia di sostegno.