La percentuale di successo di parto vaginale in donne pre-cesarizzate arriva all’80%, percentuale che sale a 90% in caso di un pregresso parto vaginale.

Diversi studi riportati in letteratura supportano la possibilità, per donne pre-cesarizzate, di sottoporsi a un travaglio di prova con vbac (parto vaginale dopo pregresso taglio cesareo). Tale opportunità viene illustrata alle donne già durante la dimissione a seguito di un parto avvenuto con taglio cesareo. In occasione di una nuova gravidanza, alle donne vengono fornite tutte le informazioni necessarie sui benefici e i possibili rischi per la madre o il neonato durante gli incontri del percorso nascita e ai corsi di accompagnamento.

Al momento della presa in carico al termine della gravidanza, le partorienti potranno avere ulteriori informazioni dai professionisti in ospedale. Dopo un'accurata selezione e valutazione, l’equipe del punto nascita deciderà se sussistono i criteri di eleggibilità per il travaglio di prova e li comunicherà alla partoriente.


Tra i criteri di esclusione:

  • più di un pregresso taglio cesareo
  • gravidanza gemellare
  • presentazione podalica
  • cicatrice del pregresso taglio cesareo longitudinale
  • tempo trascorso inferiore ai 18 mesi
  • pregresso intervento sull’utero

Durante il travaglio di prova la gravida viene costantemente monitorata, anche con cardiotocografo, per valutare l'attività contrattile, il benessere fetale e identificare eventuli segni e sintomi di rottura di utero (problematica la cui incidenza riportata in letteratura è dello 0,5%).

Le linee guida e le principali società scientifiche sono propense a ritenere che i benefici di un parto vaginale dopo un taglio cesareo (trasversale sul segmento uterino) siano superiori ai rischi: i bambini nati da parto vaginale sono meno a rischio di asma, diabete mellito tipo 1, neoplasie, obesità a 5 anni di vita, e allergie. Per le donne si registra una netta riduzione del tasso di morte materna, embolia da liquido amniotico, emorragia del post partum come riportato dal Sistema nazionale linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità.

Per la donna e per l’equipe, quindi, si tratta di una sfida che porta vantaggi in termini di salute per madre e neonato.

In caso di mancato travaglio spontaneo entro la 41 settimana di gestazione, per le donne che hanno accettato il travaglio di prova, si programmerà ricovero per valutazione e timing del parto.

Questa pagina ti è stata utile?