Il progetto Seta 2 di Onco-ematologia, in collaborazione con l’Università Cattolica, è dedicato al seno e alla terapia alimentare.

Il progetto Seta (acronimo di Seno e terapia alimentare) è stato attivato dall’Azienda Usl di Piacenza con l’obiettivo di offrire alle donne già curate per un tumore alla mammella un prezioso alleato per prevenire le recidive.
Si tratta di un percorso dedicato a migliorare lo stile di vita (sana alimentazione e attività fisica regolare) con lo scopo di ridurre alcuni fattori di rischio metabolico-nutrizionali. L’iniziativa è frutto di una collaborazione tra la Nutrizione clinica e il dipartimento di Oncoematologia in sinergia con il dipartimento di Zootecnica della facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Il progetto s’ispira ai criteri del World cancer research fund and American institute of cancer research (Wcrf/Aicr) del 2007 volto alla prevenzione delle neoplasie e delle recidive.

L'alimentazione, a esempio, oltre a essere bilanciata e di tipo mediterraneo, deve avere un contenuto calorico che consenta di evitare l’aumento di peso; è inoltre consigliabile ridurre l'assunzione di alcol.
Con l’aiuto del medico dello sport si forniscono anche consigli per una regolare attività fisica.
Il progetto viene proposto a donne di tutte le età che abbiano avuto un tumore al seno e che abbiano terminato chemioterapia e radioterapia da un periodo di tempo di almeno due mesi. È infatti dimostrato che un particolare quadro metabolico-ormonale, caratterizzato da obesità, alterata glicemia a digiuno, elevate concentrazioni di lipidi nel sangue, livelli alti di androgeni ed estrogeni, insieme a una dieta ricca di grassi e zuccheri semplici, eccessivo consumo di alcol e una ridotta attività fisica sono elementi che si associano a un rischio aumentato di neoplasia mammaria e di recidiva.

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