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Estate è sinonimo di sole e temperature alte, ma qualche volta il caldo può trasformarsi in un nemico insidioso, soprattutto per le persone più fragili. Anziani e bambini sono particolarmente vulnerabili poiché la loro capacità di regolare la temperatura corporea è meno efficiente rispetto a quella degli adulti, e questo li espone a rischi maggiori.
Anche le persone con patologie croniche - come malattie cardiache o respiratorie – devono difendersi dalle ondate di calore: disidratazione, colpi di calore e complicazioni di malattie preesistenti, infatti, sono solo alcune delle conseguenze che possono derivare da temperature eccessive, come quelle che si registrano in questi giorni.e
Caldo un nemico soprattutto per anziani
“Il nostro corpo, attraverso la sudorazione, regola la temperatura interna – sottolinea Pasquale Salvatore Turano, direttore di Geriatria territoriale e consultorio deterioramento cognitivo - Quando il caldo diventa eccessivo, questa funzione può essere compromessa, soprattutto negli anziani, che hanno una capacità di termoregolazione meno efficiente. Le persone affette da demenza sono particolarmente vulnerabili agli effetti delle alte temperature: la demenza può compromettere la capacità di comunicare il disagio, di riconoscere la sete o di comprendere le istruzioni per proteggersi. Pertanto quando questi meccanismi sono inefficienti o insufficienti a un'adeguata dispersione del calore, vuoi per intensità dell'esposizione vuoi per limitazioni indotte da stati patologici preesistenti, possono insorgere problemi di salute. Oltre a colpi di sole e di calore, gli anziani possono andare incontro a un importante aggravamento delle condizioni patologiche preesistenti che porta a un aumento della mortalità generale e per cause specifiche”.
Come proteggere i più piccoli
Anche i bambini possono avere dei disagi, come ci racconta il professor Giacomo Biasucci, direttore del dipartimento Materno infantile.
“Lattanti e i bambini sono più esposti al rischio di disidratazione in quanto la componente di acqua del loro organismo è maggiore rispetto all'adulto come anche il rapporto superficie cutanea e peso – sottolinea il professionista - Per evitare conseguenze dannose è bene seguire alcune semplici consigli dietetici e comportamentali a cominciare dall’idratazione: bere acqua, anche quando non si ha sete, poiché il fabbisogno idrico totale varia in base all'età, da oltre 1 litro al giorno a 12 mesi fino a oltre 2 litri in adolescenza. Ok il gelato anche per i più piccoli, ma non tutti i giorni: dal punto di vista nutrizionale, rappresenta un vero e proprio pasto pertanto non va consumato più di 2-3 volte a settimana, preferendo i gusti alla frutta rispetto alle creme. Accanto all’alimentazione altra cosa importante, è indossare abiti comodi, di colore chiaro e cappelli leggeri nelle giornate molto calde – conclude il professor Biasucci - Bagnare frequentemente la testa e la nuca con acqua fresca se esposti al caldo per molto tempo e insegnare ai bambini ad andare in luoghi freschi riparati dal sole, riposarsi e idratarsi immediatamente ogni volta che si sentono surriscaldati”.
Contro il caldo un aiuto può arrivare anche dall’alimentazione
“Anche nel periodo estivo la colazione resta il pasto più importante della giornata – evidenzia Jessica Rolla, medico specialista in Scienze dell’alimentazione - deve essere bilanciata per favorire l’apporto di tutti i nutrienti. Idratarsi è la priorità in questo periodo di grande caldo. Se non sussistono problemi clinici, come per esempio in caso di scompenso cardiaco, si consiglia il consumo di circa 2 litri d’acqua al giorno, limitando invece il consumo di alcolici e bevande zuccherate, che sembrano dissetarci, ma in realtà contribuiscono ad aumentare la disidratazione. Validi sostituti possono essere gli infusi freddi con frutta ed erbe di stagione, tisane ed estratti freschi. Si raccomanda il consumo di tre porzioni al giorno di frutta di stagione che possono essere la base per gustose granite, ghiaccioli o sorbetti. La verdura è ricca di vitamine e antiossidanti e dovrebbe essere sempre presente ai due pasti principali. I secondi piatti consigliati sono a base di pesce, carni bianche e legumi, fonte alternativa di proteine utilizzabili per la preparazione di insalate fresche o primi piatti unici. Da evitare gli alimenti ricchi di grassi saturi e troppo elaborati, piccanti o fritti difficili da digerire. Come ultimo consiglio: occhio al sale, meglio utilizzarne poco, meglio se iodato”.