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La prevenzione può davvero salvare la vita e nel caso del tumore del colon retto lo fa in modo semplice, efficace e gratuito. È questo il messaggio che la Regione Emilia-Romagna rilancia con la nuova campagna di comunicazione dal titolo “L’hai fatta? La prevenzione inizia anche da qui”, pensata per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di aderire allo screening del colon retto.
Il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame biochimico che consente di individuare anche piccolissime quantità di sangue non visibili a occhio nudo. Viene effettuato su un piccolo campione di feci raccolto comodamente a casa propria, un gesto semplice ma fondamentale: permette di prevenire lo sviluppo o di scoprire in fase precoce eventuali lesioni o tumori, quando la guarigione può essere completa e meno invasiva.
Il tumore del colon retto è il secondo più diagnosticato nella popolazione italiana e anche il secondo per mortalità. Ma i dati parlano chiaro: tra chi partecipa allo screening proposto in Emilia-Romagna, la mortalità diminuisce del 65% negli uomini e del 54% nelle donne.
Il programma regionale offre il test del sangue occulto nelle feci ogni due anni a tutte le donne e gli uomini dai 50 ai 74 anni residenti o assistiti in Emilia-Romagna. La persona riceve una lettera d’invito personalizzata con tutte le istruzioni per ritirare gratuitamente il kit in farmacia, eseguire il test a casa e riconsegnarlo nei centri di raccolta o nelle farmacie aderenti. Il test è semplice e non richiede alcuna dieta particolare: basta raccogliere un piccolo campione di feci con il bastoncino contenuto nel kit e riconsegnarlo entro 24 ore.
Se il risultato è negativo, la persona riceve una lettera a casa e sul Fascicolo Sanitario Elettronico. Se invece il test risulta positivo, viene contattata dal Centro Screening per eseguire ulteriori accertamenti, come la colonscopia. Per chi volesse ulteriori informazioni può consultare la pagina del sito dell’Ausl di Piacenza Screening dei tumori del colon retto.
Con il claim “L’hai fatta? La prevenzione inizia anche da qui”, la Regione punta a superare paure, diffidenze e tabù legati a questo tipo di esame, spesso sottovalutato o rimandato. La comunicazione utilizza manifesti, dépliant, video e contenuti social dal tono leggero ma informativo, per spiegare come un semplice gesto possa trasformarsi in un atto di prevenzione consapevole.