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Quando il corpo si ammala, la mente ne porta i segni, con conseguenze che possono restare a lungo anche dopo la guarigione. Accogliere e supportare e aiutare il paziente a gestire l'impatto emotivo della malattia, l'ansia e la depressione, è compito dello psiconcologo, figura sempre più cruciale nell'ottica della cura del paziente a 360 gradi di pazienti e caregiver che sarò al centro del convegno che si svolgerà martedì 11 novembre 2025 dalle 17 alla sala Massimo Carpi dell’Unione commercianti di Piacenza, in Strada Bobbiese 2.

L’incontro, organizzato con il patrocinio dell’Ausl di Piacenza, vuole essere un momento di riflessione aperto alla cittadinanza per conoscere più da vicino questa figura professionale e il valore del supporto psicologico nel percorso di cura dei pazienti oncologici. A introdurre i lavori sarà Isabella Bernazzani, mentre interverranno Elisa Faretta, Michela Monfredo, Elisa Anselmi e Franco Pugliese. Presente anche il nuovo direttore di Oncologia Nicola Personeni.

“Il convegno nasce dal desiderio di far conoscere alla cittadinanza la figura dello psico-oncologo, spiegare chi è e che cosa fa – spiega Michela Monfredo, psico-oncologa dell’Ausl di Piacenza - Sappiamo quanto sia importante guarire il corpo, ma è altrettanto fondamentale che anche la mente ritrovi il suo equilibrio. La malattia oncologica lascia spesso ferite psicologiche che, se non riconosciute e affrontate, possono condizionare a lungo la qualità di vita. Durante l’incontro verranno presentate le diverse iniziative messe in campo a favore dei pazienti oncologici e dei loro familiari, in un’ottica di presa in carico globale, che considera tanto gli aspetti medici quanto quelli emotivi, relazionali e sociali. Nel nostro lavoro - prosegue la professionista - ci prendiamo cura non solo dei pazienti ma anche dei loro caregiver, i familiari che li accompagnano lungo il percorso di cura. Li chiamiamo spesso i pazienti invisibili, perché meno attenzionati dagli operatori, ma non per questo meno sofferenti”.

Un focus particolare sarà dedicato all’innovativo approccio EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità come trattamento d’elezione per i disturbi da stress post-traumatico e oggi applicato con successo anche in ambito oncologico. “Questo particolare metodo aiuta il paziente a rielaborare il ricordo traumatico legato alla diagnosi o ai trattamenti. Non si tratta di dimenticare, ma di dare un nuovo significato a ciò che è accaduto, favorendo una vera e propria crescita post-traumatica. Molti pazienti, dopo aver affrontato la malattia, e averla rielaborata, si sentono più forti, scoprono nuove risorse interiori e riprendono la progettualità di vita”.

A Piacenza la psico-oncologia è presente da circa vent’anni e rappresenta oggi una componente integrata del percorso di cura. Gli psico-oncologi dell’Ausl seguono pazienti in ambulatorio e nei reparti, offrono formazione al personale sanitario sulla comunicazione e sulla gestione delle emozioni, e collaborano con i volontari di Amop, che ogni giorno affiancano i malati oncologici.

Il convegno è aperto al pubblico e ad accesso libero.

Ultimo aggiornamento

07-11-2025 14:59